Opera pia-Comune, canoni non versati: no cda ente a rateizzazione in quattro anni

 
0

Gela. Le parti, ovvero il Comune e l’Opera pia Pignatelli-Roviano, un’intesa non l’hanno ancora raggiunta. All’appello, in base a quanto accertato dai responsabili dell’Opera pia, mancano poco meno di cinquecentomila euro. Si tratta di somme che l’ente municipale non ha mai versato rispetto ai canoni di locazione per l’uso delle strutture dell’ex convitto, nel periodo ricompreso tra il 2018 e il 2021. E’ partita un’azione giudiziaria e la prima udienza, su iniziativa dell’Opera, è fissata per settembre. In questi mesi, attraverso l’organismo di mediazione, ci sono stati svariati tentativi di arrivare ad un accordo transattivo. Palazzo di Città è arrivato ad offrire somme per oltre 475 mila euro, da versare su un periodo di quattro anni, quindi con otto rate semestrali da poco più di 59 mila euro, con la compensazione delle spese legali e di mediazione. Dall’Opera pia hanno posto l’esigenza di un primo pagamento che anticipasse la data dell’udienza di settembre, anche come prova della volontà del municipio di rispettare l’intesa. Le attuali condizioni finanziarie del municipio, infatti, preoccupano anche l’ente che in passato diede la disponibilità dei locali dell’ex convitto.

La rateizzazione in quattro anni, però, non è stata accolta dal cda dell’Opera pia, che ha da poco formalizzato un’altra proposta da sottoporre alla controparte: 475 mila euro in tre anni e rate semestrali da 79 mila euro, con un primo acconto da pagare entro la data fissata per l’udienza davanti al giudice civile. E’ prevista la rinuncia agli interessi intanto maturati. La proposta è stata formalizzata dal cda dell’ente, composto dal presidente don Vincenzo Cultraro, da Orazio Sciascia e Francesco Samparisi e dall’avvocato Francesco Spata.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here