Ospedale, sospesi i tracciati in Ostetricia per mancanza di personale

 
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Gela. Sospesi i tracciati e le attività ambulatoriali per mancanza di personale ostetrico. Il punto nascita del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele, dopo avere salutato con ottimismo la sua elevazione a secondo livello, rischia di finire nel dimenticatoio.

Mentre le nuove partorienti sono costrette a ricorrere alle strutture private, pagando anche 100 euro per ogni controllo, la struttura di Ostetricia e ginecologia attende il finanziamento regionale per un intervento radicale di adeguamento.

Attualmente non è possibile nemmeno concedere ferie o malattie ai dipendenti della struttura. “Chiediamo quali danni ha causato questo ritardo – dice Salvatore Russello, segretario della Cisl – La direzione generale dell’Asp è esposta a denunce di utenti disperati ma soprattutto da parte delle organizzazioni sindacali. L’elevazione della struttura e l’attivazione dell’Utin era stata fissata per il 30 giugno, invece l’iter è ancora fermo.

Non è stato potenziato l’organico del personale che continua a diminuire, nonostante l’aumento delle richieste. I parti entro la fine dell’anno potrebbero toccare la soglia di 1400. Gli ostetrici attualmente sono 4, invece degli 8 previsti in pianta organica. Mancano anche due medici ma la struttura di secondo livello prevede ben altri standard”.

Si parla di un finanziamento complessivo di circa 3 milioni di euro, 19 ostetrici e altrettanti medici, 7 anestesisti dedicati al parto indolore e 2 psicologi, tre sale travaglio/parto di ultima generazione e una sala nido.

“Dobbiamo fare sistema per sollecitare l’iter procedurale – conclude Russello – L’assessorato regionale Sanita, a Palermo, ha tutta la documentazione necessaria per confermare quanto già deciso con l’elevazione del punto nascita a struttura di secondo livello e l’avvio dell’Utin”.

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