Parla un nuovo pentito, trovato l’arsenale del clan Emmanuello a Busto Arsizio

 
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Busto Arsizio. Una vera e propria santabarbara è stata trovata dagli uomini della Squadra Mobile di Varese, nascosta dentro un bidone di plastica e sotto un albero. Il ritrovamento è stato possibile grazie alle dichiarazioni di Fabio Nicastro, affiliato al clan e attualmente collaboratore di giustizia.

All’interno di un contenitore di plastica sono stati portati alla luce una bomba a mano “MK2”, quattro caricatori di kalashnikov, ventuno proiettili di pistola revolver, dodici ogive, due revolver, un silenziatore e venticinque cartucce calibro dodici per fucile da caccia. Sono armi appartenenti al clan Rinzivillo/Emmanuello di Cosa nostra, ramificato a Busto Arsizio.L’indagine rientra nell’ambito del filone investigativo connesso alle operazioni “Fire Off” e “Tetragona”.

Le informazioni acquisite non hanno consentito agli operatori di individuare a “colpo sicuro” il punto esatto ove erano state sotterrate le armi, ciò anche a causa della massiccia presenza di vegetazione nell’area, vicina al cimitero di Busto Arsizio.

Dopo alcuni sopralluoghi e grazie alla fondamentale collaborazioni di specialisti cinofili e artificieri dell’Ufficio di Polizia di frontiera Aerea di Malpensa ieri mattina il cerchio si è chiuso.

Il rinvenimento fornisce ulteriori conferme sulla capacità offensiva della cosca e costituirà un importante presupposto per i successivi approfondimenti investigativi.

I vertici della cosca, a cominciare dal capoclan Rosario Vizzini, sono attualmente ristretti in carcere a seguito di condanne per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed estorsione.

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