Pene più severe per chi maltratta gli animali, animalisti soddisfatti

 
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Gela. Per chi commette reati a danno degli animali cI saranno finalmente pene più severe, con forza deterrente, come prevede il disegno di legge che ha già iniziato il suo esame alla Camera dei deputati”. Lo ha ribadito l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, durante l’evento sul tema che si è tenuto ieri in Senato, con la partecipazione del presidente Ignazio La Russa, del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

” È ora che si prenda la situazione in mano e che gli animali vengano tutelati- dichiara la presidente dell’associazione gelese Vita Randagia Giulia Cassaro- ci sono maltrattamenti che ancora non vengono considerati tali, come quello di lasciare il proprio animale in un balcone o su un terrazzo tutto il giorno. Gli animali hanno dei sentimenti e soffrono a stare da soli,esattamente come se un essere umano vivesse in una cella di isolamento. Servono delle pene severe che possano essere da insegnamento per i molti”

L’onorevole Brambilla definisce i reati contro gli animali “particolarmente offensivi” ma allo stato privi, in generale, di un presidio sanzionatorio che abbia adeguato potere deterrente. Chi commette questi reati non rischia di andare in carcere, non paga abbastanza, se la cava con poco e stimola l’emulazione.

La violenza sugli animali può tramutarsi in violenza sulle persone: un’escalation ben documentata dalla letteratura criminologica, che evidenzia un problema di pericolosità sociale. Si ha la sensazione di un fenomeno in continua espansione ed è davvero tempo che la politica e le istituzioni diano una risposta, la più efficace e la più meditata possibile. Servono pene più severe, con forza dissuasiva.

” Vorrei ricordare all’onorevole Brambilla che tutte le promesse fatte in campagna elettorale, vinta anche grazie al sostegno dei cittadini gelesi, non sono state assolutamente mantenute” Conclude Giulia Cassaro

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