Porto rifugio, tutto da rifare: “La caratterizzazione delle sabbie è scaduta”

 
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Gela. I ritardi sono da sempre stati denunciati dai componenti del comitato pro-porto. Sui lavori nel porto rifugio si abbatte l’ennesima mazzata. Oggi, nel corso di un incontro con il prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia, il sindaco Lucio Greco, il dirigente Antonino Collura e l’assessore Ivan Liardi, sono stati informati del fatto che è ormai scaduta la validità della caratterizzazione delle sabbie. Pare che Ispra abbia fissato un termine di otto mesi per i nuovi carotaggi, anche se il dipartimento della protezione civile, la scorsa settimana, aveva assegnato l’incarico per i rilievi batimetrici. La procedura è rimasta ferma per troppo tempo, con un rimpallo tra Roma e Palermo. Ora, la situazione è sempre più complicata.

Il prefetto Armenia e il sindaco Lucio Greco hanno concordato sull’avvio di un tavolo permanente, che si riunisca una volta al mese, così da monitorare tutta la procedura, ormai infinita. “E’ ovvio che la notizia comunicataci oggi ci amareggia e ci scontenta – ha detto Greco – ma abbattersi ora sarebbe da folli. Questo è il momento di rimboccarsi le maniche e ricominciare. Possiamo solo guardare e andare avanti, il nostro impegno per il porto rifugio resta invariato”. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti di Arpa, Ispra, Ministero dell’ambiente e il dirigente regionale Calogero Foti. Per il porto, si va avanti, ma i risultati non arrivano.

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