Pro-Greco tentano ripartenza, chiuso vertice: larghe intese? E c’è chi pensa a Pd-M5s

 
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Gela. A breve, dovrebbe essere rilasciato un comunicato ufficiale. La maggioranza, almeno quella che ha risposto alla convocazione del sindaco Lucio Greco, sembra intenzionata ad andare avanti. Come, lo si deciderà anche nei prossimi giorni. Pare che ci sia in programma un nuovo incontro con l’avvocato Greco, già domenica. Il sindaco, inoltre, potrebbe avviare delle consultazioni. I consiglieri dell’Udc, quelli di Forza Italia e l’indipendente Rosario Trainito, non hanno partecipato al vertice. I centristi e i forzisti non hanno ancora consegnato le dimissioni dei loro assessori, non condividendo le modalità dell’azzeramento, scelte dal sindaco. Per i pro-Greco presenti all’incontro in municipio, chiaramente l’azzeramento annunciato questa mattina dal primo cittadino è stata una sorpresa politica. Nel corso dell’incontro, uno dei presupposti, però, è emerso in maniera chiara. Se azzeramento deve essere, non può limitarsi alla giunta. Bisogna ripartire da capo anche con commissioni e sottogoverni. Sorprese potrebbero essercene. Non è un caso che almeno tra le fila di “Un’Altra Gela”, il gruppo politico di riferimento di Greco, sia stata avanzata la possibilità di un appello aperto ai partiti, per un governo di salute pubblica, comunque sul modello di quello nazionale. I civici di “Una Buona Idea”, che sicuramente non rinunceranno ad una presenza come quella del vicesindaco Terenziano Di Stefano, hanno sostenuto la necessità di ritornare all’alleanza di due anni fa. Il Pd ed un eventuale ritorno di fiamma non sono più un tabù, probabilmente neppure per il sindaco. Pare che il ruolo del Partito Democratico sia stato più volte richiamato durante il dibattito tra i pro-Greco. Neanche un’apertura vera e propria all’asse politico Pd-Movimento cinquestelle sembra esclusa. Il sindaco Lucio Greco, soprattutto negli ultimi tempi, ha dimostrato di avere un certo rapporto istituzionale con il Movimento cinquestelle, a partire dal dialogo sulla portualità e sui i finanziamenti. Proprio oggi, dal Ministero delle infrastrutture è arrivata la conferma della firma del decreto per i trenta milioni di euro del programma “Qualità dell’abitare”, sul quale i grillini e l’assessore Di Stefano hanno lavorato in maniera intensa. Pare che il faccia a faccia con l’avvocato Greco abbia contribuito a smussare qualche diffidenza nei rapporti con l’ala “critica” dei consiglieri di “Liberamente”. Potrebbero esserci più aperture.

Con un eventuale ritorno dem, la situazione si complicherebbe alquanto, almeno per l’Udc e Forza Italia. Sembra difficile, infatti, che gli azzurri e i centristi possano accettare di condividere l’esperienza amministrativa con i democratici, che un anno fa hanno lasciato la maggioranza, contestando duramente non solo il “metodo Greco”, ma anche le forze di centrodestra che lo supportano. Lo scontro tra i vertici locali del Pd e il deputato regionale azzurro Michele Mancuso continua ad essere a tutto campo. Come uscire da queste contraddizioni dovrà deciderlo l’avvocato Greco, che avrebbe confermato, durante la riunione, di aver deciso l’azzeramento per evitare che il clima politico in maggioranza diventasse ancora più pesante. Quando si avrà la nuova giunta non è semplice capirlo, ma qualche volto potrebbe cambiare e non sono esclusi altri colpi di scena.

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