Progressisti e civici ritornano a parlare? Primi contatti per superare il “grande gelo”

 
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Gela. Il “grande gelo” potrebbe essere già alle spalle. Il voto sull’Unione dei Comuni, che la scorsa settimana ha aperto dei solchi vistosi lungo le mura dell’alleanza progressista, sembrava il capolinea annunciato. I civici di “Una Buona Idea” non hanno accolto favorevolmente la scelta di “Unità progressista”, con i tre consiglieri rimasti in aula a supporto della griglia di nomi avanzata dal centrodestra. I dirigenti civici hanno subito parlato di uno stop quasi obbligato ad ogni interlocuzione. “Andiamo per la nostra strada”, avevano riferito appena chiuso il voto che comunque ha permesso l’elezione di un loro esponente, il consigliere comunale Rosario Faraci. In giornata, ci sono stati i primi chiarimenti. I grillini pare abbiano la volontà di non far precipitare tutto. Ci sarebbe stato un incontro tra il consigliere pentastellato Virginia Farruggia e l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, fortemente contrariato dalla mossa dei progressisti, la scorsa settimana in consiglio. Il caso dell’Unione dei Comuni pare possa essere un monito ma che non debba necessariamente ostacolare il percorso politico. Nel fine settimana appena trascorso, una delegazione di “Una Buona Idea” ha avuto incontri, a Catania, con esponenti di centro e centrodestra. Hanno subito spiegato di non sentirsi isolati, anche qualora l’iniziativa progressista non dovesse giungere a coronamento. Probabilmente, civici e progressisti inizieranno a valutare la prossima “fermata”, con in aula consiliare il rendiconto 2021 e la proposta di adesione al piano di riequilibrio. Il vero punto interrogativo grava invece sul Pd. Il segretario uscente Guido Siragusa, appena dimessosi, è stato un convinto assertore del cantiere democratico con le altre forze di centrosinistra, i grillini e i civici. Il passo indietro, in aperta rottura con altre aree del partito, non consente un’interlocuzione. Non sembra possibile mettere in conto un dialogo con i democratici, almeno fino a quando non si ristabilirà una strutturazione interna. L’esito dei faccia a faccia incrociati potrebbe passare dalla prossima ricomposizione degli organismi del Pd cittadino.

Siragusa è visto dai potenziali alleati come fautore di un patto politico di centrosinistra, aperto ai civici, che in questi mesi si è trasformato in patto della “responsabilità” a salvaguardia del consiglio comunale e degli atti strategici. Senza di lui e con l’eventuale ascesa dello zoccolo duro dem, tutto è destinato ad essere rimesso in gioco. In questo contesto di potenziale alleanza, quasi nessuno tifa per un ritorno al passato (anche recente) dei democratici. Non sono da escludere contatti a livello regionale. In serata, era in programma un confronto interno dei civici che continuano a scandire il countdown per la presentazione del secondo movimento, sempre fuori dai partiti. Nei prossimi giorni, ci saranno le incombenze di consiglio a mantenere alta l’attenzione.

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