“Proroga rifiuti non dovuta a nostri ritardi”, Impianti impugna l’ordinanza di Greco

 
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Gela. La proroga del servizio rifiuti, appena autorizzata dal sindaco Lucio Greco, non è dovuta a cause imputabili alla “Impianti Srr”. La società in house, amministrata dall’ingegnere Giovanna Picone, ha ottenuto la gestione del servizio in tutti i Comuni dell’ambito e ora si rivolgerà al Tar Palermo, impugnando proprio l’ordinanza del sindaco, almeno per uno dei passaggi riportati. Picone e i vertici della in house non condividono per nulla quanto scritto nell’ordinanza, firmata da Greco, che proroga il servizio con Tekra, fino al prossimo marzo. Tra le motivazioni, il sindaco cita il fatto che “la società Impianti Srr non potrà dare inizio alla gestione in house del servizio in questione prima della data del 31/03/2022 e che ricorrono pertanto i motivi di urgenza per garantire, mediante provvedimento extra ordinem, la continuità del servizio”. Un punto che pare abbia trovato il totale dissenso dell’amministratore della “Impianti”. Anche nel provvedimento che affida l’incarico legale, l’ingegnere scrive che “le ragioni della proroga non sono certamente imputabili alla società Impianti Srr, ma al ritardo del Comune di Gela sia nell’affidamento del servizio sia nella scelta dell’utilizzo del servizio in house, come risulta dalla corrispondenza tra il Comune di Gela e la società”. Vengono richiamate le note che “Impianti” ha negli ultimi mesi inoltrato al municipio. L’amministrazione comunale ha chiesto una valutazione, da parte del dipartimento regionale acqua e rifiuti, sulla possibilità di un Aro, con una gara gestita direttamente dal Comune e senza l’intervento della “Impianti” e della Srr4. La situazione è attualmente in stallo, tanto che i vertici della “Impianti”, alcune settimane fa, hanno deciso di sospendere l’acquisizione dei mezzi per il servizio a Gela, non avendo certezze sulle intenzioni del sindaco e dell’amministrazione. Picone, sempre con una nota, di recente ha invitato i funzionari dell’ente a prendere contatti con il rup del servizio, per sottoscrivere il contratto, ma ad oggi non c’è stato alcun via libera dal sindaco Greco, che vuole vagliare altre possibilità.

Per i vertici della società in house, però, non è ammissibile che la proroga a Tekra venga fondata su ritardi, che la stessa Picone esclude. Per questo motivo, ha deciso di rivolgersi ai giudici del Tar. Un’azione, finalizzata a tutelare la società e a chiedere che quella parte dell’ordinanza del sindaco Greco venga dichiarata illegittima ed eventualmente “cassata”. Sul fronte rifiuti, la situazione complessiva stenta a trovare stabilità e si aggiunge un altro capitolo di forte tensione.

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