Rapine al market e alla stazione di servizio, sette anni a Bartoli: assolto Costarelli

 
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Immagine di repertorio

Gela. Tre rapine, in pochi mesi. Furono presi di mira un market, in viale Indipendenza, colpito due volte, e una stazione di servizio a Caposoprano. In quest’ultima azione, venne ferito un addetto, raggiunto alla gamba da un proiettile di pistola. Il collegio penale del tribunale ha condannato il trentaduenne Alessio Bartoli a sette anni di reclusione. Il pubblico ministero Gaetano Scuderi, al termine della requisitoria, ha ribadito che tutti gli elementi raccolti dagli investigatori confermano la sua piena responsabilità. La richiesta è stata di sette anni e mezzo di detenzione. Il collegio penale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Martina Scuderoni ed Eva Nicastro), ha accolto in pieno le conclusioni dell’accusa. Sulla posizione di Bartoli gravava soprattutto il contenuto di diverse intercettazioni, captate durante la detenzione in carcere. L’imputato avrebbe più volte fatto riferimento alle rapine, nel corso di colloqui con i familiari. La difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, ha però rivisitato il significato di quelle conversazioni, escludendo che Bartoli richiamasse le rapine. Per la procura, però, quanto indicato nelle intercettazioni conferma che ad agire nei tre colpi fu proprio Bartoli, che invece si è sempre difeso negando gli addebiti. Il legale ha inoltre messo in dubbio l’identificazione di Bartoli, non individuando riscontri certi. E’ stato assolto un secondo imputato, Michael Costarelli. Era accusato di aver fatto parte del gruppo che rapinò il market, essendo però presente solo in una delle rapine. La procura, al termine dell’istruttoria dibattimentale, non ha individuato elementi che potessero collegarlo alle contestazioni.

Il pm Scuderi ha chiesto l’assoluzione. La difesa, sostenuta dall’avvocato Filippo Spina, ha confermato che per la posizione dell’imputato non sono emersi riscontri che potessero accomunarlo a quella rapina ricostruita dagli inquirenti. La difesa di Bartoli, dopo il deposito delle motivazioni, è pronta a rivolgersi ai giudici di appello.

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