Rete idrica a Manfria, “lavori partono a fine mese”: su rete fognaria si cerca copertura

 
1

Gela. I lavori, che sarebbero dovuti iniziare lo scorso anno, partiranno “entro fine novembre”. Questa mattina, l’hanno spiegato il sindaco Lucio Greco, i vertici di Caltaqua e il direttore generale Ati Antonino Collura, riferendosi ai cantieri per la rete idrica a Manfria. Il decreto di finanziamento regionale, da oltre due milioni di euro, risale allo scorso anno. E’ stato necessario molto più tempo rispetto a quello ipotizzato. Una rete di quindici chilometri che sarà realizzata nell’arco di diciassette mesi. “Saranno almeno 550 le utenze collegate”, ha riferito Andrea Gallè del management di Caltaqua. “Dopo anni di attesa, riusciamo a dare un servizio fondamentale per chi vive stabilmente a Manfria ma anche per i tanti che trascorrono il periodo estivo nella frazione balneare”, ha detto Greco. La rete idrica si inserisce in un piano di investimenti della società italo-spagnola Caltaqua che dovrebbe passare anche dalla rete fognaria. I tempi però non sono ben definiti. Allo stato, il progetto della rete fognaria non ha copertura finanziaria. “Il progetto esecutivo verrà completato entro fine novembre”, ha detto Collura. E’ stato finanziato invece il progetto del sistema di sollevamento che consentirà il convogliamento dei reflui verso il depuratore di Macchitella, che attende gli interventi di potenziamento (i lavori dovrebbero partire a breve e Caltaqua ha la direzione delle attività coordinate dalla struttura commissariale). Al tavolo di oggi, hanno preso parte anche l’assessore ai lavori pubblici Romina Morselli e funzionari di Caltaqua. I manager hanno posto attenzione sulle attività in corso per migliorare il servizio idrico in città, che da anni va avanti tra pochi alti e fin troppi bassi. Per Gallè, ormai il servizio h24 “copre il sessanta per cento” delle utenze. Caltaqua ha in programma, per il prossimo anno, il raddoppio del potabilizzatore di Spinasanta, “per passare da trenta a sessanta litri al secondo”. E’ previsto ancora lo sfruttamento della sorgente Bubbonia, con una capacità di “10-15 litri al secondo”. Sono in corso le attività di telelettura dei contatori che dovrebbero assicurare bollette “più vicine ai consumi reali”.

Ancora oggi, i costi per il servizio idrico privato sono molto pesanti per tante famiglie che devono far fronte ai disservizi. “Stiamo lavorando per dare efficienza alla città”, ha ribadito il sindaco. Il presidente Ati Massimiliano Conti ha sempre ricordato l’attenzione che è posta su una città come Gela, che da anni deve arginare le conseguenze di frequenti disfunzioni del sistema idrico.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here