Rifiuti, tagli e danni ambientali, Salinitro: “In giunta partiti contro la città”

 
0

Gela. Il territorio muore, privo di veri servizi e con finanziamenti troppo spesso tagliati. Nonostante tutto, nella giunta del sindaco Lucio Greco continuano a rimanere le stesse forza politiche, che invece alla Regione appoggiano tagli e scelte che vanno contro la città. Ne è convinto Francesco Salinitro, che è coordinatore di “Mezzogiorno Federato” e fa parte del gruppo di “Unità siciliana-Le Api”. L’ex assessore e il gruppo locale hanno preso parte al sit-in indetto a Timpazzo, seppur i rapporti con il sindaco Lucio Greco siano praticamente interrotti da diverso tempo, dopo una campagna elettorale che due anni fa portò proprio i civici a sceglierlo. Salinitro è certo che quanto sta accadendo con Timpazzo sia solo uno dei tanti capitoli che danneggiano ulteriormente il territorio. Ricorda anche un passato, che ancora oggi si fa abbondantemente sentire. “C’è chi gongola per una manifestazione poco partecipata per far dispetto al sindaco che l’ha indetta. Molti sciorinano soluzioni dai loro scranni e ridono, ma in ultima analisi ridono della loro città ridotta a pattumiera e già vittima designata ad ospitare l’impianto per incenerire i rifiuti di mezza Sicilia. Ridono, ma finiremo per piangere tutti assieme, colpevoli e non, per un territorio che per oltre mezzo secolo ha respirato fumi tossici con la promessa di un lavoro. Una città che ha ingerito i veleni più immondi, penetrati fin nelle viscere minando in modo grave la salute di una città che ha un indice di mortalità tumorale tra i più alti di Italia. Un territorio al quale vengono negati gli interventi minimi per la sua sopravvivenza, con la fine del porto per pescherecci che è il simbolo più eclatante. Un territorio al quale vengono negati perfino i diritti politici più elementari, persistendo la Regione, con qualunque parte politica al governo, a negare il diritto sancito da un referendum popolare per un’appartenenza territoriale più omogenea. Un territorio dove la miopia della piccola politica locale e regionale- dice Salinitro – ha lasciato che le tecnologie più innovative si applicassero alla raffineria di Sannazzaro, mentre a Gela si concedeva la possibilità di sopravvivere a patto che accettasse l’uso del micidiale pet-coke, bandito da tutte le raffinerie del mondo. Così, da Gela si continua a succhiare petrolio, mentre a Sannazzaro una raffineria tecnologicamente avanzata, continua a raffinare”. “Più che ridere, ci sarebbe da piangere per le sorti del territorio”, ribadisce e ricordando il taglio dei finanziamenti. “Un territorio al quale la Regione ha appena sottratto ingenti finanziamenti con la falsa motivazione che i progetti erano inesistenti, ma nel frattempo chi aveva assunto la responsabilità di gestire la città era un commissario inviato proprio dall’attuale giunta regionale, commissario che nulla ha fatto per proseguire il lavoro della giunta che l’ha preceduto – dice ancora  –  un territorio le cui campagne muoiono di sete pur esistendo ben tre dighe, con manutenzione in capo alla Regione che nulla fa per spendere i fondi già a sua disposizione per la riattivazione di invasi vitali per i Comuni che gravitano su questo territorio. Ora, qualcuno ride del presunto fallimento di una manifestazione che potrebbe portare vantaggi alla propria parte politica. Ride anziché piangere, per essere rimasto a casa in attesa che altri risolvano i problemi”. Il civico Salinitro ricorda i rapporti politici tutt’altro che buoni con l’attuale amministrazione comunale, ma non si tira indietro dal sostenere la lotta per evitare l’aumento dei rifiuti e per avere servizi e investimenti.

“Noi di Unità Siciliana abbiamo combattuto e combattiamo gli errori di questa amministrazione, l’incoerenza politica e gestionale e le sue indecisioni, ma non dimentichiamo quando la giunta Messinese fu lasciata sola dalla politica locale a combattere la battaglia per l’ospedale ridotto ad un ambulatorio di periferia. “Unità Siciliana” stava lavorando per un sit-in a Timpazzo coinvolgendo le associazioni del territorio, ma letto l’appello del sindaco ha deciso di partecipare, pur consapevole dei limiti di una scelta affrettata coincidente con un giorno lavorativo, inopportuno per una manifestazione di tale importanza”, aggiunge. Il coordinatore di “Mezzogiorno Federato” però non dimentica le incoerenze politiche di un’amministrazione comunale, della quale fanno parte forze politiche, che a Palermo autorizzano più rifiuti o il taglio dei finanziamenti, destinati al territorio. Quanto accade a danno della città, secondo Salinitro, è dovuto alla prevalenza di una “politica individualista”. “Le scelte che si stanno compiendo in Regione sono sistematicamente avverse al nostro territorio, di ciò prima ne prendiamo consapevolezza meglio sarà, eppure in giunta siedono rappresentanti di partiti che non solo votano a Palermo le decisioni avverse al nostro territorio, ma non rispondono alla chiamata del loro sindaco. Così, la politica locale si muove strumentalmente seguendo gli interessi personali e di partito, presenti e non presenti alla manifestazione di giovedì, piuttosto che per gli interessi del territorio.  Le campagne sono da anni in agonia – aggiunge – il nostro territorio è dominato dall’inquinamento lasciato dalla ormai ex raffineria. Le campagne sono divenute libere discariche senza controlli, l’inquinamento persiste e continua a mietere vittime, a fronte di bonifiche che tardano ad arrivare. Ogni idea di sviluppo di questo territorio viene fatta abortire sul nascere ed è gravissimo che tutto ciò accada nel silenzio delle forze politiche che hanno antiche responsabilità o che ce l’hanno nell’attuale governo regionale. In questo territorio, continua ad agire una politica individualista che finisce per abbracciare le cause altrui scegliendo di militare in partiti che affossano la propria città. La politica assume atteggiamenti da don Abbondio, che per assecondare il capo di turno supinamente si adegua mostrando tutta la propria inadeguatezza nello svolgere il ruolo, del quale la città e il suo territorio hanno tremendamente bisogno”. L’area civica di “Unità siciliana” ha individuato le colpe, attribuendole senza troppi dubbi a chi agisce a corrente alternata, in città a supporto del sindaco, ma a Palermo contro la città.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here