“Ritardi su progetti prima del mio arrivo”, Caruso: “Si va avanti, senza variazioni ci sarà debito”

 
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L'assessore Caruso e il dirigente Collura

Gela. Sono destinate, con molta probabilità, a rimanere una delle priorità amministrative fino alla scadenza del mandato del sindaco Lucio Greco, il prossimo anno. Le linee di finanziamento, con Palazzo di Città che si avvicina a grandi passi al dissesto, sono l’unica vera finestra per cercare di avere i fondi necessari alla copertura di importanti opere pubbliche. La scorsa settimana, il tema è stato valutato nel corso di una seduta monotematica di consiglio comunale, richiesta da civici e progressisti. Temono infatti che ci siano stati fin troppi ritardi in diversi iter in atto. Quanto emerso, nel dibattitto con l’amministrazione, non li ha del tutto soddisfatti. Continueranno a vigilare. Sempre la scorsa settimana, il presidente provinciale del Pd Massimo Arena, in assemblea, ha sottolineato che un’ampia percentuale di progetti Pnrr del Comune sono sotto “alert” per via dei ritardi. “I ritardi per quanto riguarda i progetti Pnrr ci sono stati e non lo neghiamo – spiega l’assessore allo sviluppo economico Francesca Caruso – stiamo cercando di rimediare e lo stiamo facendo anzitutto per “Qualità abitare”. Abbiamo sviluppato e pubblicato gli atti per gare e affidamenti l’ultimo giorno utile ma ci siamo comunque riusciti. Il secondo filone va avanti e ci siamo posti la scadenza del 30 novembre anche se quella ufficiale è al 6 dicembre. Da quando mi sono insediata, siamo riusciti ad affidare i lavori della riqualificazione di Montelungo e quelli dell’asilo di via Albinoni. Il cantiere del centro per anziani di via Siragusa è quasi concluso. I ritardi ci sono stati prima che mi insediassi, quando la crisi finanziaria dell’ente era quasi impensabile. In quel frangente sarebbe stato necessario accelerare. Per il resto, i progetti in salvaguardia andranno nella prossima “Agenda Urbana”. Siamo tra i pochi Comuni in linea con i tempi”. Caruso sta lavorando insieme al gruppo composto da professionisti esterni e funzionari interni, coordinati dal dirigente Antonino Collura. “Andiamo avanti in maniera costante per rispettare le scadenze – dice inoltre – il dissesto? Non inciderà sulle linee di finanziamento. Sono autonome e non incidono sugli strumenti di bilancio dell’ente”. L’assessore, inoltre, dovrà poi tirare le somme, insieme al resto dell’amministrazione, su un capitolo tutt’altro che scontato, quello delle variazioni di bilancio, rese necessarie dalla crisi dell’ente.

“Molti progetti, purtroppo, dipendono dalle variazioni – conclude – in consiglio, a breve, ne arriveranno altre. Il parere negativo dei revisori non deve incidere sul giudizio dei consiglieri. Voglio solo sottolineare che la posizione dei revisori si lega solo ad errori di procedura che ci furono con l’ex dirigente al bilancio Depetro. Per i revisori, le modalità che attuò non sono da ritenersi idonee. Per il resto, sono tutte variazioni per progetti pienamente coperti dai fondi. Per questo, spero che il consiglio non si farà condizionare dal parere negativo. Se le variazioni non venissero approvate, si creerebbe un debito fuori bilancio da circa venticinque milioni di euro, andando a pesare ancora di più sull’ente. La rabbia vera è che i soldi ci sono ma non possiamo disporne direttamente per i progetti. Abbiamo cercato di dare urgenza alle variazioni ma per i revisori non c’è questa condizione. Per noi, rimangono urgenti anche perché molta rendicontazione va conclusa entro fine dicembre”. Sui progetti, la partita che si gioca potrebbe essere decisiva anche per i prossimi “inquilini” di Palazzo di Città.

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