Rolex e figli dalla pancia piena, Turco risponde a Lumia: ci spieghi i fallimenti dei fondi europei…

 
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Gela. I fischi, le contestazioni, i sospetti ed i veleni. Tra rolex, voti comprati per 50 euro e figli di papà la campagna elettorale alza i toni della polemica. Il senatore del Pd Peppe Lumia è stato criticato da più parti per la frase lanciata dal palco di piazza Umberto. “I figli della pancia piena – ha Lumia –  distruggono,  i figli del popolo parlano di progetti e turismo”. E giù fischi. “Non c’è spazio per le contestazioni – ha continuato – noi vogliamo parlare di fatti concreti e proposte di sviluppo reali”.

Tra i primi ad intervenire Angelo Turco, giovane imprenditore e presidente di Ance Sicilia. “Considero per usare un eufemismo infelici le dichiarazioni dell’onorevole Lumia sui presunti giovani con la pancia piena siamo figli di papà, siamo tutti figli dei nostri padri che con tanti sacrifici ma anche grazie ad una politica all’epoca decisamente più produttiva di quella odierna hanno portato avanti le proprie attività poi da noi ereditate e da noi giovani riorganizzate sulla base delle dinamiche attuali e adeguate ai tempi. Piuttosto che giudicare l’immagine “radical chic”, spesso tra l’altro necessaria per accedere agli uffici della Regione Sicilia per i quali è obbligatoria la giacca, salvo poi ottenere puntuali rifiuti di incontro da parte di voi istituzioni, fareste bene a fare la giusta autocritica su una condizione economica devastante in Sicilia. Ad esempio l’edilizia è il settore maggiormente massacrato dalla mala politica, e l’Ance, l’associazione che rappresento in qualità di presidente regionale giovani, da anni trova un muro invalicabile che elimina sul nascere ogni possibilità di dialogo. Aggiungo a tutti i rispettabili onorevoli, che i Rolex che alcuni di noi giovani abbiamo la fortuna di indossare grazie ad anni di quotidiani sacrifici, saranno ben presto venduti a buon mercato per necessità, come penultima risorsa per cercare di portare avanti le nostre tormentate aziende. Fatto questo, l’ultima risorsa che metteremo sul mercato saranno le nostre case, con le quali pagheremo gli ultimi stipendi dei nostri collaboratori prima di chiudere definitivamente le aziende. A quel punto noi giovani “radical chic” probabilmente proporremo una immagine ben poco chic e solo molto radical!!! Capisco infine che in periodo di campagna elettorale il politico possa “perdere il controllo” e utilizzare linguaggio inopportuno e sconveniente, e saremmo anche comprensivi per questo se il lavoro della politica portasse a successi, ma francamente se a questo si aggiungono fallimenti come la gestione dei fondi europei rimandati indietro alla CE per differimento in spesa corrente pagando le relative sanzioni, e informazioni irreali o assolute falsità dette come ad esempio sulle vicende Termini Imerese e Gela che, siate sinceri, rappresentano al momento fabbriche spente e non più in produzione, allora anche il “dettaglio” della dialettica appare inaccettabile”. 

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