Scontro tra forzisti, Scicolone: “Federico e Maniscalco da rottamare”

 
1
Pino Federico e Maurizio Scicolone

Gela. I voti non sono mancati, sia alle regionali dello scorso novembre sia alle politiche. Ma tra i forzisti locali sembra preannunciarsi la resa dei conti, anche per prendersi il partito. Ad aprire le danze è stato l’avvocato Maurizio Scicolone che ha denunciato l’assenza di democrazia interna. Un affondo che non è piaciuto al coordinatore cittadino Emanuele Maniscalco, che addirittura ha escluso l’appartenenza di Scicolone al gruppo dei berlusconiani. Tutto ruota intorno al controllo del partito cittadino. Maurizio Scicolone, che ha riflettuto sulla possibilità di querelare Maniscalco, non torna indietro. “E’ ora che Pino Federico ed il suo commissario cittadino siano rottamati – dice – oppure scendano dal piedistallo, accettando le regole democratiche, anche all’interno di Forza Italia. Pur avendolo definito cavaliere oscuro, per essere entrato a gamba tesa in Forza Italia, chiedendo ed ottenendo un commissario cittadino a lui compiacente ed azzerando una classe dirigente, mi sono speso affinché Federico fosse accettato dal centrodestra locale, nonostante le sue responsabilità politiche e le alleanze con Crocetta ed il vecchio centrosinistra: Evidentemente, non esiste la riconoscenza”. Il coordinatore ha rimandato al mittente le accuse del professionista. “Io non ricordo la presenza dell’avvocato ad una sola riunione, evidentemente perché mai invitato – ha detto Maniscalco – non considerandolo un componente di Forza Italia. Se la memoria non mi inganna, lui non ha votato Forza Italia alle scorse comunali, ha sponsorizzato il movimento del Presidente Musumeci alle regionali ed alle nazionali è stato latitante”.

“La tirannia politica di Federico…”. Scicolone, però, lancia accuse anche allo stesso Pino Federico. “Non accetto la sua tirannia politica e demando una soluzione al commissario provinciale Michele Mancuso. Addirittura un commissario cittadino che arrivi a rinfacciarmi di avere sponsorizzato il movimento del presidente Musumeci è sinonimo di persona inadeguata a ricoprire il ruolo e pertanto appare superfluo chiederne la rimozione. Il presidente Musumeci – continua Scicolone – è stato da me sponsorizzato per avere con il centrodestra regionale e con Forza Italia visibilità reciproca per un progetto vincente. Nello Musumeci, sul palco di piazza Umberto I, si è impegnato nei confronti degli elettori a contribuire al rilancio economico della città. Spero che presto i suoi assessori e i consiglieri regionali del territorio preannuncino investimenti per oltre 130 milioni di Euro per il nuovo porto. La città ha necessità di infrastrutture e strutture che porteranno nuovi posti di lavoro. Il vero latitante è stato Federico che si è sottratto al comizio di piazza Umberto I insieme a Musumeci nel corso della campagna elettorale regionale e prima ha boicottato il meeting al teatro Eschilo dei candidati alla presidenza e vicepresidenza della Regione, volendo escludere i componenti di DiventeràBellissima. Non vorrei assistere ad una gara di pinocchi”. Il blocco “monolitico” di centrodestra delle elezioni sembra già quasi un ricordo.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here