Screening tumore prostatico nel nisseno, nessun centralino in città per prenotarlo

 
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Gela. Al via lo screening per il tumore prostatico tra le polemiche. Almeno in città. A puntare l’indice accusatorio contro il management dell’Asp di Caltanissetta, retto dall’ingegnere Alessandro Caltagirone, sono alcuni pazienti gelesi. Alla base del malcontento la preoccupazione di non riuscire ad accedere allo screening gratuito per una diversa programmazione della prenotazione tra l’ospedale “Vittorio Emanuele” di via Palazzi e il “Sant’Elia” di Caltanissetta. Infatti, i pazienti del capoluogo nisseno possono contare sia di un centralino dedicato che di un indirizzo di posta elettronica. In città, per accedere al servizio, l’Asp ha optato per la sola prenotazione via mail. Una scelta condannata da alcuni pensionati che dopo avere inviato la loro richiesta non hanno ancora ricevuto una risposta.

“Il 10 marzo ho inoltrato una mail di prenotazione – accusa un pensionato – Ho rispettato l’indirizzo di posta elettronica indicato dall’Asp cl2 ma nessuno

ha ancora confermato la mia richiesta. Ho cercato – conclude l’uomo – senza successo, a chiedere lumi in ospedale. Sarebbe stato più semplice se anche in città avessero attivato un centralino dedicato alle prenotazioni”.

Il servizio in città sarà garantito, domani, presso l’ambulatorio di Urologia, al secondo piano dell’ospedale “Vittorio Emanuele” diretto da Luciano Fiorella. Come conferma l’Asp di Caltanissetta, la visita è indispensabile per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore prostatico e “nell’ultimo anno il 71 per cento degli uomini si è sottoposto a uno screening”.

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