Servizio idrico, passaggio ad Ati: Conti, “valuteremo anche risoluzione contratto”

 
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Alongi e i vertici Ati (immagini di repertorio)

Gela. E’ stata firmata la convenzione che, entro i prossimi sessanta giorni, condurrà al definitivo passaggio di consegne dall’Ato Cl6 in liquidazione alla nuova Ati. Dopo cinque anni, si arriva alla fase decisiva. Sarà l’Assemblea territoriale idrica dei sindaci dell’ambito a sovraintendere anche i controlli sulla qualità del servizio. L’Ati, presieduta dal primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti, subentra in tutte le funzioni e nei rapporti giuridici. “Ci costituiremo nei giudizi e assorbiremo il personale dell’Ato”, ha spiegato oggi Conti, durante un incontro nella sede del Libero Consorzio di Caltanissetta, dove c’erano il commissario dell’ex Provincia Duilio Alongi e il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino. “E’ un passaggio fondamentale per accedere ai sessanta milioni di euro di parte pubblica – ha continuato – per i finanziamenti della rete idrica e dei sistemi di depurazione”. L’intenzione è anche più ambiziosa, rafforzare i controlli sul servizio e sulla società che lo gestisce, il gruppo italo-spagnolo Caltaqua. “Non siamo soddisfatti del servizio e una cosa è certa – dice ancora il presidente Ati – non abbiamo timore di nessuna grande società. Ci riappropriamo della nostra autorità. E’ previsto che con i controlli che verranno effettuati, nei successivi sei mesi si potrà decidere di avviare la procedura di risoluzione del contratto per inadempimento. Soprattutto su Gela, serve un’azione forte”.

Lo scorso anno, la commissione tecnica della quale hanno fatto parte sia il primo cittadino di Caltanissetta che il sindaco Lucio Greco, si è espressa per lo scioglimento anticipato del contratto con Caltaqua. Ora, tocca all’Ati valutare. In città, la questione idrica rimane sempre aperta, senza vere soluzioni.

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