“Sfascio sanità locale è fallimento centrodestra”, Di Cristina: “Perché Greco non prende posizione?”

 
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Di Cristina nel corso di un incontro pubblico del Pd

Gela. Mentre, oggi, a Roma si tiene una manifestazione nazionale in difesa del diritto alla salute, in città il tema è ritornato di stringente attualità. I tagli patiti soprattutto dall’ospedale “Vittorio Emanuele” hanno già portato, in settimana, ad un sit-in sostenuto soprattutto dalla Cgil. Da tempo, il depotenziamento del sistema sanitario cittadino è al centro di diverse riflessioni, condotte pubblicamente dall’ex segretario provinciale dem Peppe Di Cristina, ora nella direzione nazionale del partito. “Non ci sono molte alternative – spiega – davanti allo sfascio vero e proprio della sanità locale, non si possono che chiedere le immediate dimissioni dell’attuale commissario Asp Caltagirone. Almeno negli ultimi sette anni, abbiamo assistito ad una regressione allarmante. Il nostro ospedale ha solo fatto passi indietro. Medici e operatori vanno via e i servizi vengono ridotti al minimo. E’ il chiaro fallimento della gestione della sanità locale in mano al centrodestra. Non capisco perché il sindaco Lucio Greco non abbia mai preso una posizione netta contro il management e contro la gestione della sanità imposta dal centrodestra, prima con l’ex presidente della Regione Nello Musumeci e ora con il suo successore, Renato Schifani. Lo invito a farlo”. I democratici, come conferma Di Cristina che ha stretti contatti con l’area dell’ex ministro Paola De Micheli, hanno formalizzato la seconda interrogazione nell’arco di un breve lasso di tempo dalla prima. Sia in parlamento sia all’Ars si reclameranno risposte sul futuro più immediato del sistema sanitario cittadino.

La prossima settimana, inoltre, Di Cristina, che è reduce dalla recente riunione della direzione nazionale del partito, sarà nuovamente impegnato nel confronto con i vertici dem, romani e non. “Spero possa essere ufficializzato a breve – precisa – penso che prima possibile partirà anche in città l’iniziativa politica di “Rigenerazione democratica”. L’ex segretario provinciale non ha mai tergiversato sul tema e ritiene che laboratori come quello che si appresta a partire, comunque maturati all’interno del partito, possano assicurare un dibattito ancora più aperto. Non mancano i democratici convinti che possa trattarsi però di una tendenza fin troppo marcata al correntismo, in una fase che a livello locale vede il Pd del segretario Guido Siragusa fortemente impegnato a costruire un’alleanza progressista, con diversi pezzi del centrosinistra e della dimensione civica.

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