“Sfida regionali pronto a coglierla su temi”, Di Cristina: “Cis, Zes, Eni, giunta che fa?”

 
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Il segretario dem Peppe Di Cristina

Gela. Lunedì prossimo, i dem faranno il punto della situazione, anche a seguito dell’inattesa uscita dal partito del consigliere comunale Alessandra Ascia. La direzione non sarà comunque concentrata su quanto verificatosi all’assise civica, ma più in generale sui prossimi passi da muovere. Del resto, pare non ci sia il timore di un’eventuale breccia aperta ad altri addii. “Se la scelta del consigliere Ascia rischia di aprire ad altre fuoriuscite dal partito? Non mi pare”, dice il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina, che lunedì parteciperà alla direzione. “La vera sfida parte dai temi – dice Di Cristina – non dimentichiamo cosa è accaduto con il caso Montante, anche in città, e con i risvolti processuali che ha determinato. Quello della legalità, secondo me, è un tema fondamentale e il Pd deve tenere la barra dritta, rimanendo assolutamente distante dalla zona grigia. Anche il sindaco Greco ha rilasciato dichiarazioni su questo versante, che vanno portate avanti. Il lavoro è un altro tema e il Pd ci mette la faccia e siamo pronti a confrontarci con il territorio e con i nostri vertici nazionali”. Il segretario democratico rilancia proprio su obiettivi strategici. “Vorrei capire su Cis, Zes e rapporti con Eni, qual è la posizione dell’amministrazione comunale? Insieme all’ex ministro Giuseppe Provenzano, sul Cis eravamo arrivati al tavolo della prefettura. Ora, invece, a che puntiamo siamo? Siamo ancora in una fase embrionale?”, chiede l’esponente del Pd. “E’ inutile girarci intorno, la sanità è un altro tema fondante – aggiunge – il nostro ospedale, ma anche il sistema sanitario della provincia, sia nella fase pre-Covid che in quella post-Covid hanno fatto passi indietro. Al “Vittorio Emanuele” i medici vanno via e quasi nessuno risponde ai bandi per le assunzioni. Ci sono i viaggi della speranza dei pazienti, che addirittura arrivano ad avere esiti tragici”. Di Cristina sa bene di rappresentare l’attuale nucleo portante del partito, a livello locale. Una posizione che lo porta a concentrare anche le critiche. Questa volta, però, non fa melina. “Questi temi – dice ancora – per me rappresentano una sfida, che sono pronto a cogliere anche per una candidatura alle regionali, se il deputato Giuseppe Arancio non dovesse essere disposto a ripresentarsi”. Ormai da mesi, le attenzioni sono focalizzate sulle sue scelte e la carta delle regionali, dopo l’elezione alla segreteria provinciale, è quasi scontata.

I ragionamenti sono in corso, anche per una piattaforma elettorale che possa generare un sostegno ampio. Ritornando alla giunta dell’avvocato Greco, Di Cristina conferma che i giochi non sono mai stati concretamente riaperti. “Non vedo una visione della città per il futuro – spiega ancora – il sindaco, piuttosto che dedicarsi a fare sondaggi sulle percentuali del Pd, dovrebbe invece cercare di capire quale sia il riscontro della sua amministrazione. Ha mai valutato il gradimento dei cittadini nei suoi confronti?”. Il segretario dem è ormai in corsa per le prossime regionali ma sa anche che bisognerà mantenere l’equilibrio in un partito, che è all’opposizione della giunta, ma che deve fare i conti, ogni tanto, con fuori programma che rischiano di scompaginare la prospettiva.

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