Sgombero immobile 117 bis, preso in consegna dal Comune: “Segnale dello Stato alla criminalità”

 
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L'immobile sottoposto ad intervento per lo sgombero

Gela. È stato preso in consegna dal Comune l’immobile confiscato lungo la 117 bis, alle porte della città. Dalla prefettura viene confermata la conclusione dell’attività di sgombero, condotta da carabinieri, polizia e guardia di finanza. La struttura era già stata confiscata e rientrava nella disponibilità del sessantenne Salvatore Murana. “L’intervento si è reso necessario perché c’era qualcuno che ancora ne usufuirva. Verrà riconvertito a fini sociali, sulla base della normativa in materia. L’esecuzione dello sgombero è stata disposta, di intesa con l’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, dal Prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia, nell’ambito di un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con i vertici delle forze dell’ordine, a seguito delle risultanze emerse in seno ai lavori svolti negli ultimi mesi dal Nucleo di supporto per i beni sequestrati e confiscati, durante i quali era stata segnalata la presenza di persone all’interno dell’immobile già definitivamente confiscato”, fanno sapere dalla prefettura.

“La liberazione dell’immobile rappresenta un segnale forte dell’incessante lotta dello Stato alla criminalità organizzata che non arretra di fronte alla commissione di condotte illegittime ai fini dell’affermazione della legalità. Lo sgombero dell’immobile, conseguito grazie all’azione sinergica delle istituzioni, costituisce un punto di partenza di un’azione che proseguirà anche nei prossimi mesi attraverso il costante lavoro di coordinamento del Nucleo di supporto e consentirà di portare a compimento ulteriori positivi risultati”, si legge in una nota della prefettura.

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