Sicilia in zona arancione, Musumeci: “C’è rabbia ma spero nei ristori”

 
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Palermo. Da lunedì 15 marzo e fino al 6 aprile la Sicilia sarà zona arancione. Il decreto legge firmato da Draghi prevede l’abolizione delle zone gialle. Si passerà in maniera automatica in zona rossa con un’incidenza settimanale superiore a 250 casi per 100.000 abitanti. Da lunedì e fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, per gli spostamenti, sono permessi in ambito comunale verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, tra le 5 e le 22. Il limite massimo è di due persone oltre a quelle conviventi.

Amareggiato il presidente della Regione Siciliana, che ha dovuto prendere atto della decisione del governo.

« Provoca tanta amarezza questa decisione adottata con un decreto legge, a cui non possiamo assolutamente opporci, nonostante i dati della Sicilia siano confortanti – ha detto – abbiamo infatti parametri in linea con una condizione di non emergenza, ci sono meno ricoveri in terapia intensiva, anche se negli ultimi giorni sono aumentati i contagi. È un provvedimento adottato per prudenza, e però ci fa tanta rabbia”.

Musumeci si augura però che da Roma siano altrettanto celeri nel programmare i ristori. “Se accanto a questo provvedimento il governo si preoccupasse di affrettare la concessione delle misure di sostegno agli operatori economici, almeno limiteremmo i danni. Utilizziamo questi giorni per far procedere velocemente la campagna vaccinale, perché tutti hanno diritto a tornare il prima possibile alla normalità». 

 

Bar e ristoranti solo da asporto

Da lunedì sarà vietato consumare all’interno di bar e ristoranti anche a pranzo ma resta consentito l’asporto fino alle 22. Per i bar concesso l’asporto di bevande fino alle 18 e stop alle consumazioni nei pressi delle attività. Nessun limite per la consegna a domicilio. Sono aperti i negozi al dettaglio, chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, coprifuoco dalle 22 alle 5. Il 3, il 4 e il 5 aprile tutta Italia sarà zona rossa, ad esclusione di aree in zona bianca.

La speranza restano i vaccini ed il governatore della Sicilia spera che si possa approfittare di questo periodo per intensificare la campagna vaccinale.

 

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