Sit-in davanti al tribunale e striscione “diffamatorio”, Fasulo e Panebianco parti civili

 
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Tra i coinvolti ci sono l'ex sindaco Angelo Fasulo e il commissario Ato Giuseppe Panebianco che hanno respinto gli addebiti già in fase di indagine

Gela. Un sit-in organizzato ormai tre anni fa, nei pressi dell’area antistante palazzo di giustizia. Con uno striscione affisso venivano ipotizzate presunte irregolarità, soprattutto nella gestione del servizio rifiuti in città. Per i pm della procura, però, gli ambientalisti Saverio Di Blasi ed Emanuele Amato e l’ex dirigente del Comune Roberto Sciascia avrebbero diffamato l’ex sindaco Angelo Fasulo e l’attuale commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco. I tre devono rispondere alle accuse davanti al giudice Ersilia Guzzetta. Difesi dagli avvocati Salvo Macrì, Joseph Donegani e Sergio Sparti, hanno sempre sostenuto che si trattò di un sit-in, destinato solo a denunciare una serie di anomalie.

Procedimento penale che, adesso, il giudice ha deciso di riunire ad un altro, analogo, a carico dello stesso Di Blasi. Intanto, è stata ammessa la costituzione di parte civile sia dell’ex sindaco sia del commissario dell’Ato, come chiesto dagli avvocati Marco Granvillano (che rappresenta anche l’Ambito) e Rocco Scicolone.

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