Il Gela calcio riparte dalla Seconda categoria e la curva Boscaglia si rianima

 
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Gela. E’ bastata che la notizia venisse spifferata sul web che l’entusiasmo si è acceso improvvisamente. Il Gela calcio esiste ancora e disputerà quest’anno il campionato di Seconda categoria. Il club biancazzurro, finito nell’inferno della Terza categoria per motivi burocratici (la società vantava un credito verso la legaPro), ha rischiato di vedere ammainare definitivamente il suo vessillo.

Ed invece, non solo Angelo Tuccio lo ha regolarmente iscritto in Terza categoria, ma ha ottenuto immediatamente il ripescaggio in Seconda. Con 17 anni consecutivi di professionismo non è stato difficile scalare un campionato. In realtà, se avesse voluto, Tuccio avrebbe potuto acquisire un titolo di una categoria più importante, attraverso una fusione e cambiando il nome la prossima stagione. Ha invece preferito rimanere nell’anonimato del dilettantismo.

Eppure i tifosi sono contenti. Almeno quelli della curva Angelo Boscaglia, che hanno annunciato la loro intenzione di seguire la squadra allo stadio Presti, dove giocherà le gare interne. Questa parte di tifoseria non ha mai sostenuto l’Atletico Gela, da cui ha preso le distanze ma non è vista mai neanche al Mattei, dove lo scorso anno giocava le sue partite interne il Gela calcio di Roberto Zuppardo.

Tuccio in tal senso non si è ancora espresso. Ha formalizzato l’iscrizione ed ha chiesto (ed ottenuto) dal Comune di giocare le partite interne al Presti e di allenarsi una volta a settimana sul prato di via Niscemi. Si profila uno strano derby gelese con il Macchitella calcio, che per la categoria ha costruito certamente uno squadrone. Vedremo se le intenzioni di Tuccio saranno quelle di programmare qualcosa in prospettiva oppure semplicemente solo non fare morire l’unica vera storia calcistica di Gela.

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