Subappalti “anomali” per la manutenzione della Villa romana del Casale, due artigiani mai pagati

 
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Gela. Non sono stati pagati per una serie di lavori effettuati all’interno dellavilla romana del Casale di Piazza Armerina.

Il subappalto contestato. Adesso, due artigiani gelesi hanno deciso d’impugnare tutto davanti ai giudici di Enna. A chiedere il pagamento di quanto dovutogli, è l’avvocato Riccardo Balsamo che li rappresenta entrambi. Il legale, inoltre, ha sollevato diversi dubbi anche in merito al sistema dei subappalti attivato per i lavori di manutenzione all’interno del sito archeologico. Ombre emerse in cantieri pubblici. Gli artigiani gelesi, infatti, accettarono un subappalto dai titolari di un’azienda, a loro volta già subappalatori del consorzio Obi, vincitore della gara d’appalto bandita dai funzionari della Soprintendenza ai beni culturali di Enna. Così, in giudizio sono state citate tutte le aziende coinvolte e la stessa soprintendenza ennese.

 

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