Tempi “abnormi” per la liquidazione dell’Ato rifiuti, monito della Corte dei Conti

 
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Gela. I giudici della sezione di controllo della Corte dei Conti regionale li definiscono “abnormi”. Non sono passati inosservati i tempi, sempre più lunghi, della fase di liquidazione di un ente, da anni al centro di tanti interessi istituzionali. L’Ato ambiente Cl2, che fino a qualche tempo fa ancora gestiva a pieno regime la discarica Timpazzo e l’impianto Tmb, mentre continua a portare avanti il sistema di compostaggio di Brucazzi, è finito nella lista degli enti partecipati dal Libero Consorzio di Caltanissetta sui quali si è rivolta l’attenzione dei magistrati contabili. Una deliberazione è stata emessa a seguito degli accertamenti condotti sui numeri dei rendiconti di gestione degli esercizi 2017 e 2018, del Libero Consorzio. Durante precedenti verifiche, erano emerse criticità, al punto da far maturare la contestazione di dodici “anomalie gestionali”. Nelle motivazioni rilasciate dalla Corte dei Conti regionale, che in parte ha preso atto delle misure correttive proposte dai funzionari del Libero Consorzio nisseno, alcuni passaggi sono dedicati ai rapporti di debito-credito tra l’ente e le società partecipate, comprese le relative difficoltà gestionali. I magistrati palermitani hanno passato in rassegna la catena di partecipate e sono stati netti nel motivare le loro valutazioni. “Va, infine, stigmatizzata l’abnorme dilatazione dei tempi di liquidazione delle partecipate: “ATO Ambiente CL 1 s.p.a.”, in liquidazione dal 20.12.2010, “ATO Ambiente CL 2 s.p.a.” in liquidazione dal 12.4.2011, “Caltanissetta Scarl” in liquidazione dal 3.4 2008, “Nuova Gela Sviluppo Scpa” in liquidazione dal 21.7.2009, “Le Colline del Nisseno Scarl” in liquidazione dal 14.11.2013”. Dieci anni di gestione commissariale, per una liquidazione che pare ancora lontana. Dallo scorso anno, alla guida dell’Ato Cl2 c’è il funzionario regionale Giuseppe Lucisano, fortemente voluto dal sindaco Lucio Greco, che insieme agli altri primi cittadini dell’ambito fa parte dell’assemblea. Lucisano è subentrato all’avvocato Giuseppe Panebianco, che ha condotto per anni l’Ato rifiuti in liquidazione.

Lo stesso Greco, durante l’ultima fase di gestione Panebianco, aveva sollevato più recriminazioni pubbliche, tra le altre cose sulla durata del periodo di liquidazione di un ente che ancora oggi vanta crediti milionari non solo dal Comune di Gela, ma anche dagli altri che ne fanno parte. Il traguardo finale per la chiusura della fase di liquidazione non sembra dietro l’angolo. Nelle conclusioni stilate dai giudici contabili, risulta nella stessa situazione la “Nuova Gela Sviluppo Scpa”, costituita nel 1997 e in liquidazione dal 2009. Avrebbe dovuto convogliare risorse per “la promozione dello sviluppo locale”.

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