Terzo giorno di sciopero dell’indotto Eni, “senza raffineria non ci sono alternative”

 
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Gela. Terzo giorno consecutivo di sciopero di tutti gli operai dell’indotto della raffineria Eni di contrada Piana del Signore.

I lavoratori, dopo aver raggiunto, ieri sera, il municipio e aver preso la parola in consiglio comunale, hanno presidiato i cancelli dello stabilimento. Contestano le scelte dei manager di raffineria e il loro disimpegno proprio sul fronte dell’indotto.
“Dove sono le alternative occupazionali? – si chiedono in molti – senza questa raffineria dove dovremmo andare a cinquant’anni?”.
A questo punto, già dalla prossima settimana, la protesta degli operai dell’indotto potrebbe diventare ancora più dura. Il tavolo ministeriale del 21 ottobre non sembra convincerli. Questa mattina, comunque, non è mancata la tensione tra gli operai e i dipendenti del diretto Eni che, nonostante la protesta, hanno comunque scelto di accedere in fabbrica.

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