Timpazzo, progetto ampliamento trasmesso in Regione: verifiche per due nuove vasche

 
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Il sito di Timpazzo

Gela. Una verifica per valutare la sussistenza delle condizioni di sviluppo del progetto. I tecnici di Impianti Srr hanno trasmesso tutta la documentazione e le planimetrie per l’ampliamento delle vasche del sito di conferimento di Timpazzo. La previsione è di realizzare quelle F e G. Attualmente, la piattaforma integrata si sviluppa intorno al sistema Tmb e alla vasca E. Sono invece ormai dismesse le vasche A-B e C-D, in capo ad Ato Cl2. L’ampliamento, in base ai dati indicati nei report di Impianti, garantirebbe “una capacità abbancabile di due milioni di metri cubi”. Un rafforzamento netto del sistema integrato di Timpazzo. “Lo scopo di questa progettazione è quello di fornire il territorio comprensoriale afferente alla Srr 4 Cl Sud, di una dotazione impiantistica all’avanguardia, rientrante nelle migliori tecnologie disponibili, in grado di soddisfare le necessità dei Comuni soci e di assorbire le eventuali emergenze locali o regionali future”, si legge nella relazione trasmessa all’assessorato regionale territorio e ambiente. Le valutazioni riguarderanno il rilascio dell’eventuale provvedimento autorizzatorio. Le emergenze degli ultimi anni, con il sito locale diventato punto di riferimento per i conferimenti di diverse aree della Sicilia, posero le prime esigenze di arrivare ad una piattaforma autonoma a garanzia dei Comuni soci, compreso quello di Gela. Il management di Impianti Srr punta da sempre ad un ciclo virtuoso che riduca i conferimenti in discarica e su questo versante si è lavorato sul combustibile solido secondario.

Il progetto di ampliamento fu al vaglio del governo regionale, già con la giunta Musumeci. Rientra tra quelli indicati nel programma rilasciato a Palermo due anni fa. “Tale dotazione risulta indispensabile al fine di rendere autonomo il territorio, ma è anche in linea sia con i contenuti del piano d’ambito che con le linee programmatiche del Nuovo Piano Regionale dei rifiuti, anche in previsione di future eventuali fusioni con altre Srr di territori limitrofi”, precisa la relazione. L’iter è appena partito con le verifiche iniziali.

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