“Troppa malattia”, dipendente stazione di servizio contesta il licenziamento

 
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Gela. Ritiene di essere stato licenziato, ingiustamente. Probabilmente, il caso di Emanuele Ministeri, dipendente di una stazione di servizio della città e che svolgeva la sua attività nella pompa di benzina di via Venezia (l’altra struttura è a ridosso di Macchitella), finirà anche davanti ad un giudice del lavoro. In base a quanto riferito, anche al sindacato che lo assiste, il licenziamento è stato deciso per un periodo troppo lungo di malattia. Ministeri, mesi addietro, si sottopose ad un intervento chirurgico, per problemi alle gambe, dovuti alla massa corporea. Iniziò un periodo di riabilitazione, al termine del quale, seppur ancora non del tutto in grado di muoversi con facilità, ha fatto ritorno sul posto di lavoro. Il datore, però, gli ha comunicato il licenziamento. Una decisione che l’ormai ex dipendente considera contraria alle norme. Ha informato il sindacato, che a questo punto, se non si dovesse trovare un’intesa con la proprietà, potrebbe avviare un’azione legale.

Ministeri è certo di aver rispettato i termini di legge per il periodo di malattia e l’ha anche indicato in una nota, ufficiale, che il sindacato ha predisposto, pronta ad essere accompagnata dalla documentazione medica. Al momento, però, anche se la lettera di licenziamento non gli è stata inoltrata, non può più svolgere le mansioni che ricopriva.

1 commento

  1. Pazienza , prenditi la buonuscita e ne cerchi un altro di lavoro . Purtroppo i datori di lavoro hanno sempre il coltello dalla parte del manico , e possono fare quello che vogliono . Per me è una causa già persa , tra l’altro il sindacato non serve proprio a niente. Fatti coraggio e vedrai che qualcosa troverai . Buona fortuna !!!

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