“Una Buona Idea”, “Un’Altra Gela”, Melfa e Lega superano lo scoglio firme, quasi fatta per dem e “dissidenti”

 
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Gela. Lo scacchiere elettorale in vista delle amministrative di fine aprile è praticamente cosa fatta. Saranno pochi, e probabilmente non così decisivi, gli ultimi accorgimenti da adottare. Mancano giusto una manciata di caselle da coprire. A giorni, l’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Di Dio e il gruppo di Energie per l’Italia ufficializzeranno la loro collocazione. Sembrano piuttosto vicini all’alleanza che sostiene il leghista Giuseppe Spata, ma mai dire mai. Il drappello del Popolo della Famiglia, come era già stato anticipato la scorsa settimana, correrà con il “civico” Lucio Greco, incamerando l’appoggio di diversi volti noti, a cominciare dagli ex assessori dell’ultima giunta Messinese, Valeria Caci e l’ex socialista Giovambattista Mauro. Sono giornate intense non tanto per i programmi (se ne conoscono veramente pochi) quanto invece per la ripida salita delle firme da collocare sulle liste. A tutte le civiche (o presunte tali) ne servono almeno 400. Obiettivo abbondantemente raggiunto da Una Buona Idea (che sta con Greco ed è ispirata dall’ex consigliere comunale Terenziano Di Stefano), da Un’Altra Gela (la casa madre dello stesso Greco), dalla lista dell’imprenditore Maurizio Melfa e da quella della Lega (che ha dovuto cambiare denominazione in corso d’opera). Stanno per tagliare il traguardo delle 400 firme, anche Avanti Gela (i “dissidenti” di Forza Italia schierati con Spata) e Uniti siamo gelesi (ovvero i dem del segretario cittadino Peppe Di Cristina).

Hanno iniziato il percorso pure altre liste, dai “lealisti” di Forza Italia riuniti sotto le insegne di “Azzurri per Gela” alla seconda schierata da Melfa e in attesa di arrivare alla meta ci sono inoltre Popolo della Famiglia, adesso affiancato dal simbolo “Solo per Gela-Impegno comune”, e la quinta per Spata sindaco. Prima di entrare nel vivo dell’ultimo mese di campagna elettorale, saranno ancora i dem a guardarsi in faccia, per l’ennesima volta, e pare che il segretario Di Cristina (oltre all’ipotesi già anticipata da questa testata di schierare in lista qualche dirigente locale) stia celando una candidatura a “sorpresa”. Magari qualche inatteso campione di voti che possa fare le veci di chi invece ha preso le distanze dal partito. Nel fine settimana, inoltre, il cartello centrista che adesso corre con il simbolo dell’Udc definirà gli ultimi nomi da schierare. Ai nastri di partenza ci sono già l’imprenditore Annibale Cirignotta, l’avvocato Salvatore Incardona, il preside ed ex senatore Gioacchino Pellitteri e il medico Maria Palumbo (già assessore nella giunta Fasulo).

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