Indotto, rischio licenziamenti alla “Tes”: primo incontro sindacati-azienda

 
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Gela. La scia di emergenze occupazionali, nelle ultime settimane, si sta allungando in maniera preoccupante. L’indotto Eni è attraversato da turbolenze, che fino a qualche mese fa erano attenuate dai cantieri della green refinery. Con la conclusione del ciclo e l’avvio della nuova fase dei carburanti “bio”, le commesse di lavoro sono inevitabilmente calate, senza nuove alternative. Anche la proprietà di “Tes”, azienda edile che opera inoltre nel settore delle coibentazioni, ha deciso di tagliare il personale. Sarebbero almeno venticinque i dipendenti a rischio licenziamento. Una decisione legata all’assenza di nuove commesse in raffineria, dove la società è impegnata da diverso tempo. Nel pomeriggio di oggi, sindacati e proprietà hanno fatto il punto della situazione. Nei prossimi giorni, dovrebbe tenersi un’assemblea dei lavoratori, convocata dalle organizzazioni sindacali. Pare che al momento non ci siano molti spazi di manovra e il gruppo potrebbe confermare i licenziamenti. Una vertenza che è solo all’inizio e che si aggiunge ad altre emergenze, concentrate principalmente nell’indotto di raffineria.

Domani mattina, le sigle edili di Fillea, Filca e Feneal, come annunciato dai segretari provinciali Francesco Cosca, Francesco Sodano e Rosario Consiglio, saranno al sit-in davanti alla prefettura di Caltanissetta, per chiedere un rilancio dell’intero settore e lo sblocco di investimenti strategici, ad iniziare dalla base gas di Eni, che attende ancora il rilascio della proroga Via.

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