Voucher gratuiti, come distinguere le truffe dalle vere promo

 
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La rete si evolve e con essa anche la capacità da parte dei malintenzionati di rubarci i dati. L’ultima notizia al riguardo è piuttosto recente ed è quella che ha coinvolto dei falsi buoni spesa di note catene di supermercati. Esselunga, Conad e Coop, infatti, non avrebbero avviato nessun tipo di iniziativa che prevede la distribuzione gratuita di voucher per l’acquisto di beni alimentari.

Eppure questo messaggio, accompagnato da un link fittizio, si è ben presto diffuso attraverso la cosiddetta catena di Sant’Antonio. Si tratta cioè della tendenza a raccogliere utenti facendo credere loro che, dopo aver effettuato la registrazione ad un sito, si otterrà qualche tipo di sconto. A questi link ingannevoli si può anche giungere navigando su siti non identificati con il protocollo HTTPS oppure attraverso le mail.

Spesso, infatti, la nostra posta elettronica non riesce a contrassegnare come spam le mail che lo sono. Questi messaggi risultano a volte, sia dal punto di vista testuale che grafico, molto accattivanti e basta un click per ritrovarsi in un portale sconosciuto che ci chiede dati sensibili da inserire per usufruire del buono spesa.

Esistono, per fortuna, tanti piccoli accorgimenti che potremmo adottare per provare a scongiurare ogni rischio. Innanzitutto in molti casi, a suggerire che si tratta di una truffa è proprio il corpo della mail, che presenta testi scritti male oppure frutto del risultato di una cattiva traduzione da un’altra lingua.

Per prima cosa bisogna, allora, tenere presente che l’unico modo per verificare la veridicità di una promo è andare sul sito ufficiale dell’azienda e attestarne la presenza. Anche quando le offerte vengono presentate tramite mail, prima di cliccare sulla promozione è meglio accertarsi che vi sia qualche informazione al riguardo sul canale principale.

In alternativa, è possibile informarsi su portali specializzati nei servizi o nei prodotti ricercati. Per esempio nel caso dell’intrattenimento, possiamo ricercare le slot machine e vedere in quale portale legale e possibile giocare e leggere notizie al riguardo su un portale creato apposta per gli appassionati del settore. Per i portali più autorevoli, inoltre, non è difficile trovare riscontri sul web in merito ad offerte e promo valide.

Basta poco, dunque, per essere certi di non aver regalato i nostri dati a persone che potranno usufruirne per danneggiarci e se ormai è troppo tardi non ci resta che chiamare la Polizia Postale. L’organo in questione ha negli ultimi anni svolto un ruolo determinante a sostegno degli internauti vittime di truffe online.

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