“Maggioranza non interessata al bene della città”, Ascia: “Solo obbedienza a Greco”

 
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Il consigliere Alessnadra Ascia

Gela. Già in aula consiliare, ieri nel corso del dibattito sul bilancio di previsione 2021, aveva parlato di “indecenza”. L’esponente dem Alessandra Ascia torna a contestare le scelte dell’amministrazione comunale, ma anche quelle dei tecnici, che hanno bocciato tutti gli emendamenti presentati dai dem e dal Movimento cinquestelle. Non sono passati emendamenti che avrebbero consentito di individuare fondi per la copertura di progetti, tagliati dal programma del “Patto per il Sud”, ma non solo. “Erano entrambi inseriti su finanziamenti previsionali di entrata – dice Ascia – ma quello che è ancora più grave è stata la totale assenza di un dibattito democratico sui pareri. Il presidente del consiglio comunale non ha consentito che ricevessi spiegazioni, come a dire “è no e basta”. Pareri tecnici negativi e il no della maggioranza hanno bocciato anche altri emendamenti, presentati dall’accoppiata Pd-M5s, dagli investimenti per l’agricoltura agli incentivi per nuove attività in centro storico e ancora si proponevano supporti per le famiglie monogenitoriali e per il trasporto pubblico da adattare alle esigenze dei diversamente abili. Per Ascia, si è trattata di una chiara scelta della maggioranza.

“Questa amministrazione e la maggioranza che la supporta hanno dimostrato di non aver studiato neanche una pagina del bilancio e di conseguenza di non aver valutato l’utilità degli emendamenti”, aggiunge. Ascia annuncia che pubblicherà gli atti e lancia strali alla maggioranza. “I cittadini devono saperlo, anche per quando andranno a votare – continua – i pareri negativi sono stati il prodotto di imposizioni della governance politica. Abbiamo presentato anche un atto di indirizzo per assicurare gli adeguamenti retributivi, come accade in tutti i Comuni italiani. Per tutta risposta, i consiglieri di maggioranza hanno abbandonato l’aula, dopo aver dimostrato massima obbedienza politica nei confronti del sindaco. Il loro mandato politico non ha nulla a che fare con il bene della città. Hanno taciuto per cinque ore, perché erano interessati solo al sì al bilancio e basta”. I dem, dopo l’esperienza in giunta, sono ormai in prima fila nell’opposizione alla giunta dell’avvocato.

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