“Candidatura Cosentino non per debolezza dei partiti”, Pepe: “Romano? Non è fuori ma ha scelto altro”

 
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Il coordinatore cittadino di Forza Italia Vincenzo Pepe e il presidente provinciale FdI Gianluca Nigrelli

Gela. Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno sicuramente una sorta di dovere politico verso la coalizione del centrodestra ufficiale, che nel patto largo con i moderati sostiene l’ingegnere Grazia Cosentino. Hanno “sospeso” l’accordo che avrebbe dovuto portare ad una candidatura a sindaco meloaniana e ora sono assi portanti del progetto Cosentino, insieme tra gli altri a gruppi centristi come Italia Viva e Dc. Gli azzurri lavorano per completare la lista, “mancano solo gli ultimi candidati”, dice il coordinatore Vincenzo Pepe. Per chi osserva da fuori, la corsa a primo cittadino dell’ex dirigente comunale, poi diventata responsabile tecnico di Impianti Srr (in house del servizio rifiuti), segna più di qualche manchevolezza dei partiti. Non c’è stato il pugno duro per far passare una candidatura di bandiera ma ha prevalso un accordo concentrato intorno ad un outsider, che di certo non è espressione dei partiti più quotati d’area. “Escludo che la candidatura dell’ingegnere Cosentino si traduca in una debolezza dei partiti – aggiunge Pepe – personalmente, avrei voluto che si rispettasse il patto con Fratelli d’Italia, dando la possibilità di fargli esprimere il candidato. Però, Vincenzo Casciana, che ha un’ottima capacità politica, ha deciso di recedere capendo che altrimenti il centrodestra si sarebbe spaccato ancora di più. La sua è stata una mossa da apprezzare e non a caso penso che sarà vicesindaco, qualora ci fosse la vittoria della nostra coalizione. Ci sono tutte le condizioni per ottenere un ottimo risultato”. Pepe respinge le ricostruzioni che vedono dietro all’outsider Cosentino volontà “nissene o palermitane”. “Non è affatto vero – precisa – la sua candidatura è stata proposta da un gruppo di esponenti locali che ha visto in lei la figura in grado di compattare il centrodestra e l’area moderata. E’ stata scelta per la sua competenza. Dopo trentasei anni in municipio, ha grande conoscenza della macchina amministrativa. Ha idee di un certo tipo sul rilancio del settore urbanistica e sui finanziamenti. Ci consentirà di evitare gli errori fatti dalla giunta Greco. L’attuale sindaco, purtroppo, ha avuto delle difficoltà evidenti e non ha accettato i consigli che gli arrivavano dagli alleati. Anche il dissesto andava dichiarato prima, avremmo risparmiato tempo e avuto più spazio per programmare”. Forza Italia riparte dagli esponenti che negli ultimi anni sono sempre stati vicini al partito e che si rivedono nel coordinatore territoriale e deputato Ars Michele Mancuso. In lista, ci sarà il consigliere uscente Rosario Trainito, tra i big ai nastri di partenza, mentre ha dato forfait l’altro rappresentante all’assise civica, il medico Carlo Romano. Ha già dichiarato che sosterrà Scerra e “Alleanza per Gela”, pur senza ricandidarsi. “Romano ci aveva comunicato la sua intenzione – conclude Pepe – sappiamo che lo legano a Scerra anche rapporti di amicizia e di stima. Fuori dal partito? Il nostro partito non lo ha messo fuori. E’ un professionista stimato e ha grandi doti, chiaramente, non partecipando alle riunioni e alle decisioni, è lui stesso che si mette fuori”.

Gli azzurri così come i meloniani sono chiamati alla prova delle urne e non possono sbagliare, anzitutto sul piano dei numeri. Cinque anni fa, scelsero candidati diversi, che si scontrarono al ballottaggio. Gli azzurri, a sostegno di Greco, entrarono in Comune con la maggioranza. I meloniani, invece, appoggiarono il candidato salviniano e dovettero accontentarsi di stare all’opposizione, diventandone alla fine il gruppo maggiormente rappresentato.

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