“Centrodestra unito ma deputati incidano”, Giannone: “Federico? Non può essere candidato a tutto”

 
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Natino Giannone

Gela. “L’obiettivo dell’unità del centrodestra rimane invariato ma tutti dobbiamo dare un contributo, ad iniziare dai due deputati regionali. Devono dare segnali altrimenti si rischia la maretta, che fortunatamente ad oggi non c’è stata”. Il coordinatore della Dc Natino Giannone, già negli scorsi mesi è stato tra i più attivi nel percorso di costruzione di un centrodestra, allargato anche ai centristi, che possa dire la propria alle amministrative del prossimo anno. “Candidati? Ad oggi non se ne è mai parlato – sottolinea – penso che tutti i partiti della coalizione proporranno un loro nome. Sia chiaro, la politica dei professionisti è finita. Penso che se riusciremo ad individuare una figura che possa essere capace di attuare il programma al quale pensiamo, allora sarà secondaria la sua appartenenza di partito. Dovrà essere un nome in grado di convincere tutti. La città va risollevata perché allo stato è in condizioni non accettabili. Per questa ragione, i due deputati devono impegnarsi e far sentire la loro presenza”. I cuffariani tentarono di arrivare ad una garanzia politica di centrodestra per la giunta del sindaco Lucio Greco. La strada però si rivelò piuttosto irta di insidie e alla fine ci fu l’addio all’esperienza di governo cittadino. Da mesi, quella della Dc è un’opposizione piuttosto netta, senza ripensamenti. Il gruppo locale pare intenzionato a volersi ritagliare un ruolo non secondario nella coalizione. “Fuori dal centrodestra? Già qualcuno ci ha cercati – precisa il coordinatore – noi però abbiamo fatto una scelta che verrà confermata. Se poi non ci saranno le condizioni, saremo liberi di valutare”. Prima di tutto, i cuffariani stanno comunque cercando di non perdere l’orientamento al loro interno. I rapporti con l’area che si rifà all’ex parlamentare Ars Pino Federico non sono mai stati facili. Il partito è prossimo ad una riorganizzazione ma Giannone ribadisce il ruolo importante da sempre sulle spalle degli aderenti della prima ora. Non solo l’attuale coordinatore ma anche il consigliere comunale Vincenzo Cascino e l’ex assessore Giuseppe Licata, costituiscono una delle assi portanti del partito locale.

“La Dc sta crescendo ovunque – precisa Giannone – i risultati ci danno ragione. Il segretario nazionale Cuffaro sta lavorando su più fronti. In provincia, lo sviluppo della Dc si deve alle iniziative degli esponenti gelesi, niscemesi e di qualche altro centro. Siamo stati i primi a crederci. La segreteria provinciale deve essere espressione di Gela. I ruoli nel partito? Federico ha dichiarato più volte di essere disponibile a dare un contributo. Onestamente, lo vedrei bene come candidato alla presidenza della Provincia, qualora si andasse a votare. Ha molta esperienza in quell’ambito e per me può essere il nome migliore. Certamente, non può essere candidato a tutto. Nel partito ci deve essere condivisione e non si può avanzare escludendo chi invece ha dato fin dall’inizio un importante contributo e ha sempre dimostrato di credere nel progetto”. Le parole di Giannone sembrano anticipare un dibattito interno che potrebbe montare rispetto alla riorganizzazione del partito e all’eventuale nome da indicare come potenziale candidato a sindaco. Insomma, per Giannone, seppur non possano essere trascurati la sua riconosciuta esperienza e il suo piglio politico, la Dc locale non può certamente ruotare solo intorno a Federico. Allo stesso modo, la “teoria” vale per gli equilibri generali della coalizione di centrodestra.

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