Piccole e medie imprese, l’imprenditore Vancheri è il nuovo presidente provinciale

 
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Gela. Salvatore Vancheri, imprenditore del settore della torrefazione e distribuzione di caffè, è il presidente di pmiSicilia Caltanissetta. E’ stato eletto all’unanimità dalla giunta regionale a conclusione della costituzione della sezione nissena avvenuta presso il Centro Direzionale delle Imprese di Comiso. Della giunta provinciale di Caltanissetta fanno parte Gabriele Vinti (vice presidente), Davide Saverino (segretario), Giancarlo Salerno e Massimiliano Calì (consiglieri).

“Ringrazio innanzitutto la giunta regionale di pmiSicilia – dichiara il presidente Vancheri – per la fiducia accordataci. Siamo un gruppo di imprenditori che vuole uscire da quel clima di assuefazione e sfiducia che si è creato nel nostro territorio sia per il deludente silenzio ed assenza delle istituzioni, sia esse politiche che burocratiche, nonché il completo disinteresse delle associazioni d’imprese nella rappresentazione delle esigenze del mondo delle PMI locali. Sono numerose le problematiche che abbiamo ritenuto di affrontare con urgenza come la complessa vicenda degli ex Consorzi Asi. Il nostro obiettivo è quello di rappresentare nelle sedi delegate le reali esigenze delle PMI e collaborare con le varie istituzioni affinché  si inizi un reale e concreto  programma di sviluppo cercando di sfruttare al massimo sia le risorse messe a disposizione dallo Stato centrale che quelle comunitarie sforzandosi di creare quelle sinergie tra le imprese e gli enti pubblici in modo da innescare un volano propositivo che riavvi il nostro territorio , che oggi purtroppo è tra i più depressi economicamente  dell’Unione Europea“.

“Con la costituzione della sezione di Caltanissetta – aggiunge il presidente di pmiSicilia Roberto Biscotto – si completa la nostra presenza in tutte e nove le province siciliane. Presenza arricchita dalla nascita di alcune sedi territoriali come Scicli e l’ultima arrivata Augusta. Uno sviluppo territoriale che in questi ultimi mesi ci ha portato a superare la quota delle 2.500 aziende associate. Altri territori chiedono la nostra presenza e questo non può certamente che inorgoglirci ma nello stesso tempo ci investe di nuove responsabilità in una Sicilia dove la rappresentanza associazionistica e sindacale registra un calo di fiducia tra i più alti d’Italia”.

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