A Roma si decide il destino di Gela, i sindacati: gli operai dell’indotto non riqualificati non troveranno posto

 
0

Gela. Mentre a Roma si discute di piattaforma logistica i sindacati pressano per attivare l’Accordo di Programma e dare esecutività in tal modo all’area “Crisi industriale complessa di Gela”.

Il destino del territorio si discute a Roma nei prossimi due giorni con tavoli ministeriali operativi.

“Con l’Accordo di Programma, possono partire gli investimenti – scrivono Gallo, Giudice e Castania in una lettera inviata a tutti gli enti coinvolti, dal ministero alla Raffineria, da Sicindustria al Prefetto – Si possano impiegare le risorse a salvaguardia dei livelli occupazionali dell’indotto storico, in un tessuto economico già stremato dalla crisi e dalla cassa integrazione”.

Per i sindacati “le politiche attive del lavoro per la riqualificazione del personale e l’Accordo di Programma viaggiano a due velocità differenti nel senso che non avendo individuato le attività dell’ accordo di programma da realizzare all’interno delle aree dismesse al termine degli ammortizzatori sociali non potranno essere riqualificati i lavoratori dell’indotto storico con il rischio che i lavoratori, esauriti gli ammortizzatori sociali, mancando le attività delle imprese assegnatarie delle aree dismesse usciranno fuori dal ciclo produttivo. Ed è ciò che sta avvenendo”.

Ed i licenziati?
“Bisogna capire come devono effettuare la riqualificazione per quei  lavoratori che sono stati già licenziati, poichè non hanno una azienda di riferimento. Bisogna attuare l’accordo nazionale tra Cgil Cisl e Uil e Confindustria sottoscritto il 1° Settembre  e poi sottoposto al Governo sulle aree di crisi  complesse che mette al centro la ricollocazione dei lavoratori e prolunga di 1 o 2 anni gli ammortizzatori sociali attraverso la contrattazione”.

In Italia le “aree di crisi complessa” sono diventate 15 ed in Sicilia sono 2. Gela continua ad essere non considerata sotto il profilo politico, ciò è oggettivamente dimostrato dalla lentezza con la quale si procede”. 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here