A Urbanpromo Comitato Housing e Rapporto Infrastrutture Sociali

 
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ROMA (ITALPRESS) – Il 17 novembre, al convegno di apertura di Urbanpromo, verranno presentati il Comitato Nazionale per l’housing sociale della sezione dedicata all’housing sociale del rapporto Rilanciare le infrastrutture sociali in Italia, coordinato da Edoardo Reviglio e promosso dalla Fondazione Astrid e dalla Fondazione Collegio Carlo Alberto della Compagnia di San Paolo.Il neocostituito Comitato Nazionale per l’housing sociale si propone di attuare un’azione trasversale e sinergica tra soggetti che operano in realtà molto diverse tra loro ma con obiettivi convergenti. La finalità che si pone il comitato è specifica: definire una capacità progettuale comune e condivisa da adottare nello sviluppo di progetti di partenariato pubblico-privato. Un tema, questo, molto attuale, ma che rischia di essere difficilmente applicabile senza un confronto, tra i diversi operatori, sui contenuti da perseguire e sulle strategie da adottare.Per conseguire questi obiettivi il Comitato si impegna “a individuare strategie ed approcci innovativi per la realizzazione di interventi di housing sociale in partenariato pubblico-privato; definire una capacità progettuale comune e condivisa da adottare nello sviluppo di progetti di partenariato pubblico-privato nel settore del Social Housing; proporre e promuovere la realizzazione di progetti pilota capaci di esprimere i contenuti e i propositi elaborati; progettare e realizzare iniziative di ogni genere per la promozione, la divulgazione, il coinvolgimento del pubblico e delle popolazioni locali, per lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi predefiniti”.”Non è stato facile costituire questo Comitato perchè ognuno di noi rappresenta degli interessi differenti, ma abbiamo portato fino in fondo questo obiettivo nella consapevolezza che questo passo fosse indispensabile per le future sfide che ci aspettano nell’ambito del settore casa”, spiega Giordana Ferri, Direttore Esecutivo Fondazione Housing Sociale.”In questo momento in cui Next Generation EU richiede al nostro Paese investimenti con elevato impatto sociale e potenziale di crescita, crediamo che la casa costituisca un ambito di intervento essenziale se concepito come hub di innovazione dell’infrastruttura sociale, con il coinvolgimento di tutti gli attori”, sottolinea Rossana Zaccaria, Presidente di Legacoop Abitanti.”I gestori di case popolari stanno lavorando negli ultimi anni alla rigenerazione di un servizio pubblico essenziale per rispondere alla domanda di edilizia sociale che nasce dal disagio economico. La rigenerazione del nostro mondo passa dall’introdurre innovazione sociale sia nella gestione quotidiana delle persone e degli spazi sia nella pianificazione e programmazione della costruzione di nuovi alloggi attraverso la rigenerazione urbana di pezzi di città. Siamo convinti che questo lavoro richieda anche lo sviluppo del partenariato pubblico privato come una delle strade su cui lavorare”, evidenzia Luca Talluri, Presidente di Federcasa.”La Fondazione Compagnia di San Paolo considera la nascita del Comitato una tappa utile per mettere a sistema le competenze dei soggetti che lavorano sui temi dell’housing sociale, con l’obiettivo di individuare approcci e modelli di intervento relativi all’abitare e alla rigenerazione urbana, che siano comuni e condivisi, capaci di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: 1 Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo, 10 Ridurre le disuguaglianze, 11 Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”, aggiunge Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo”La Fondazione Sviluppo e Crescita CRT ha come mission il rafforzamento e la diffusione delle competenze e dell’efficienza dei modelli, con una particolare attenzione rivolta all’housing sociale. Oltre a partecipare quale investitore istituzionale a fondi dedicati all’immobiliare sociale, la Fondazione si dedica ad attività di monitoraggio e misurazione dell’impatto sociale sugli interventi e ritiene che il confronto fra gli attori del sistema dell’housing sociale, che il Comitato rende efficace, sia indispensabile per migliorare sempre di più la ricaduta dei progetti sul territorio a beneficio delle persone che restano al centro di ogni azione”, spiega Cristina Giovando, Presidente della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT.Il Rapporto “Rilanciare le infrastrutture sociali in Italia” nasce nella cornice del cosiddetto Rapporto Prodi sostenuto dalla Commissione europea e dall’ELTIA (European Long-Term Investors Association) e consegnato al Vice Presidente della Commissione europea Jyurki Katainen nel gennaio del 2018. Si tratta del risultato di un intenso lavoro di 7 gruppi e una quarantina di esperti. Del gruppo di lavoro sulla infrastruttura “casa” hanno fatto parte Fondazione Compagnia San Paolo, Federcasa e Fondazione Housing Sociale.Grazie ai risultati dell’analisi CRESME sulla “Domanda abitativa in Italia” (2020) e di Nomisma “La domanda abitativa in Italia”, entrambi realizzati espressamente per il Rapporto, si ha una fotografia chiara e attuale della situazione italiana, della dimensione e delle forme del disagio.La domanda abitativa in Italia per i prossimi dieci anni può essere stimata dai dati CRESME complessivamente in 1,7 milioni di abitazioni.Il mercato con le sue attuali disfunzioni può rispondere, secondo il CRESME, al netto dell’effetto dirompente dell’attuale emergenza, a 1,2 milioni di abitazioni nei prossimi dieci anni, mentre 500.000 famiglie premeranno in forma aggiuntiva sul mercato.(ITALPRESS).