Aeroporto, porto, metropolitana, parcheggi così ingannano i cittadini gelesi

 
0

Gela. C’è chi ha improntato intere campagne elettorali sulle opere pubbliche fantasmagoriche pur sapendo che non sarebbero mai state realizzate. Vi ricordate di alcuni volantini colorati con aerei sopra la via Venezia, metropolitane leggere e porti turistici che pure  St Tropez invidierebbe?

Ogni tanto qualcuno si sveglia, e nell’imminenza di altre campagne elettorali torna a parlare di strade, autostrade e aeroporti. Non ci casca più nessuno. Se ne è accorto anche il segretario della Fillea Cgil, Ignazio Giudice, che si è interrogato ed ha interrogato sul perché tante opere rimangono incompiute. “Il sindacato ha il dovere di interrogarsi sul perché nascono tanti movimenti spontanei; tanti comitati che si organizzano per obiettivi condivisibili, perché la Sicilia, e Gela con la Sicilia, è destinata ad andare indietro.

Quali i livelli di responsabilità? Proviamo a fare un giro a Gela. Da dove partiamo? Dall’ingresso Licata – Gela: una “ bella rotonda” nella quale nessuno ha responsabilità (secondo noi le responsabilità hanno sempre un nome ed un cognome), dal progetto esecutivo dell’opera a chi l’opera la esegue , eternamente smantellata e priva di ogni forma di sicurezza per gli automobilisti ed ancor più per i motociclisti; saliamo per la salita di viale Indipendenza e ci accorgiamo del bel parcheggio di Caposoprano dove vi è scritto, tra le altre cose, area videosorvegliata, parcheggio apparentemente ultimato ma ancora chiuso.

Se entrando a Gela venendo da Licata avessimo percorso la Via Venezia, che in tanti definiscono circonvallazione, avremmo ammirato questa moderna struttura in cemento che nel sogno di noi Gelesi doveva essere il primo centro commerciale e invece è un mostro che ancora oggi noi proponiamo di abbattere perchè inquina la vista e l’estetica della città; proseguiamo per il corso principale della città che, esattamente come la via Venezia (che dovrebbe avere caratteristiche diverse essendo la circonvallazione) è pieno di camion con tutti i generi di frutta e verdura che quasi si sostituiscono al decoro urbano che , purtroppo, a Gela è latitante.

Proseguendo nella nostra passeggiata, troviamo un altro parcheggio, questa volta in centro storico, anch’esso chiuso per lavori in corso. Basta con i discorsi! Finiamo le opere pubbliche, consegnandole ai cittadini, evitiamo di produrre illusioni, evitiamo di prenderci in giro, di fare i sordi, i ciechi, iniziamo a fare cose serie, ad amare veramente la città. Prima di dare responsabilità negative ai Governi regionali e nazionali che sicuramente ne hanno, e anche tante, chiediamoci cosa si può fare nell’ambito del ruolo che occupiamo, e si può far tanto, se si vuole”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here