Gela. Aveva semplicemente chiesto al titolare del bar se il gruppo assembrato all’interno del locale fosse dotato di Green Pass ma la sua richiesta legittima si è trasformata in una vera e propria aggressione verbale e fisica che non è degenerata in peggio solo grazie all’arrivo della polizia.
Vittima della furia No Vax è Miriam, un’imprenditrice gelese che da anni vive in Veneto e che da qualche mese ha deciso di tornare in città per avviare qui un’attività di ristorazione. Ieri si trovava in uno dei bar del Lungomare dove sembra fosse in corso un incontro di un gruppo di No Vax, molti dei quali erano già stati protagonisti della manifestazione in piazza della scorsa settimana.
A momento di pagare il conto Miriam avrebbe chiesto al titolare del bar se si fosse accertato che il gruppo seduto al tavolo, circa una ventina di persone, avesse esibito il Green Pass, scatenando prima la reazione dello stesso titolare e a seguire quella dell’intero gruppo che l’avrebbe accerchiata insultandola con minacce di morte e spintoni.
A quel punto Miriam non ha potuto fare altro che aspettare l’arrivo della volante della polizia, anche se la presenza degli agenti non ha certo placato la rabbia dei No Vax che hanno continuato ad inveire contro la giovane imprenditrice.
Una vicenda che è andata avanti per circa un’ora con gli agenti che alla fine hanno identificato tutti, compreso il titolare del locale. Una brutta storia che ha lasciato l’amaro in bocca a Miriam, rea semplicemente di aver chiesto il rispetto delle regole.
Al momento dell’arrivo della Volante tutti i protagonisti della vicenda si trovavano all’esterno del locale, di conseguenza gli agenti non hanno rilevato alcuna violazione evidente della normativa anti covid del titolare dell’esercizio, che quindi non è stato multato. Verrà comunque aperta un’indagine per appurare meglio quanto accaduto ieri.
Solita guerra tra poveri cittadini.