Aggressioni per rubare gli smartphone a Milano, condanna anche per una giovane gelese

 
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La zona di corso Como a Milano

Gela. Tre condanne per quanto avvenne nell’estate dello scorso anno, a Milano, nella zona di corso Como. Alcuni giovani furono bloccati e aggrediti, pur di portargli via gli smartphone. Ad agire, anche una ventitreenne gelese, sottoposta all’obbligo di dimora in città. Il gup del tribunale milanese, al termine del rito abbreviato, le ha imposto la condanna a due anni e cinque mesi di reclusione. La ricettazione è stata derubricata in furto con destrezza, limitando la pena. L’aggressione fu ricostruita dai poliziotti usando anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, assai frequentata. La ragazza avrebbe colpito una delle vittime usando un coccio di bottiglia. Condanne inoltre per due giovani marocchini, che erano insieme a lei. Uno è ancora detenuto. I poliziotti sequestrarono un altro cellulare, la carta d’identità di un cittadino bengalese, una carta Postepay, cinque collanine, una carta di credito Visa, una tessera sanitaria della Regione Lombardia, due ciondoli in metallo, oltre alla somma in contanti sequestrata. Inizialmente, venne seguita la pista di altre possibili rapine riferibili al gruppo, messe a segno sempre nella stessa zona.

Per la procura del capoluogo lombardo non sono emersi dubbi sulla responsabilità dei tre. Gli imputati sono difesi dai legali Giovanna Cassarà, Fulvia Verga e Ignazio Massimiliano D’Oca.

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