Agricoltura al collasso, Emmanuello (FdI): “Che fine hanno fatto le promesse di Greco?”

 
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Rosario Emmanuello

Gela. Già il componente della direzione regionale di Fratelli d’Italia Angelo Cascino aveva criticato, pesantemente, i mancati interventi dell’amministrazione comunale a supporto del comparto agricolo, ora arriva un’altra presa di posizione dal partito locale della Meloni. ” Quali azioni hanno messo ad oggi in campo il sindaco Lucio Greco e l’assessore Cristian Malluzzo per sollecitare alla Regione la manutenzione delle dighe Cimia, Comunelli e Disueri, in modo da evitare che l’acqua in eccesso venga riversata a mare? Che fine ha fatto – chiede Rosario Emmanuello – il suo programma elettorale? La manutenzione delle principali strade rurali, il progetto per una filiera agroalimentare con promozione dei prodotti tipici locali, le azioni nei confronti della Regione per ridefinire le tabelle per l’accesso ai contributi per le zone svantaggiate, dove sono finite?”. Le organizzazioni di categoria del settore da tempo chiedono interventi complessivi, dall’acqua alle infrastrutture di base. “Gli agricoltori del nostro territorio – prosegue il dirigente locale di FdI – continuano a lamentare la totale assenza delle istituzioni, da soli e completamente abbandonanti, sono costretti a subire come tutti gli imprenditori anche la crisi economica portata dalla pandemia. In questi giorni abbiamo incontrato molti lavoratori del settore primario che, disperati ci hanno chiesto di portare le loro istanze, ben note all’amministrazione Greco, ma che passata la campagna elettorale finiscono nel dimenticatoio”.

Poco o nulla, secondo Emmanuello, è stato fatto e anche dalla Regione dovrebbero però arrivare segnali più consistenti, per un settore che continua ad essere quello più importante a livello locale, anche per il numero di addetti impiegati. Emmanuello si spinge fino a chiedere le dimissioni di Malluzzo. “Questa amministrazione – conclude – sembra più interessata ai giochi di palazzo e ai posizionamenti politici in vista delle prossime competizioni, anziché occuparsi dei problemi della città. “Rammendo al primo cittadino e ai suoi assessori che questi agricoltori sono gli stessi che hanno dimostrato grande amore per la città durante la prima ondata di pandemia, mettendosi a disposizione per effettuare la sanificazione della città, impiegando mezzi, risorse umane ed economiche proprie. Siano date a questa categoria risposte certe e rapide, perché questi lavoratori conoscano quali azioni vorrà porre questa giunta a breve, medio e lungo termine per sollevare questo comparto. Diversamente, se l’assessore non riesce a rappresentare la categoria rimetta la delega nelle mani del sindaco”.

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