“Alleanza per Gela” sfida il centrodestra ufficiale: Scerra, “FdI? Non è una questione che mi interessa”

 
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Scerra insieme ad Ascia, Pellegrino e Sammito

Gela. “Contro tutto e contro tutti”. Di fatto, è questo lo scenario che si sono prefiguarati i pezzi di quella che adesso è “Alleanza per Gela”. La cesura è netta con il centrodestra ufficiale, “quello controllato dai nisseni e dai palermitani”. Il candidato a sindaco Salvatore Scerra lo ha detto chiaramente. “A Fratelli d’Italia ho comunicato la mia candidatura. La mia permanenza nel partito? Adesso, non è una cosa che mi può interessare”, ha detto. Il consigliere si attendeva un trattamento probabilmente di maggior riguardo, avendo maturato esperienza e rapporti istituzionali e amministrativi. I meloniani, invece, hanno ammainato la bandiera del candidato di partito. Il capogruppo Vincenzo Casciana, per alcuni mesi in ballo come potenziale candidato a primo cittadino, ha rinunciato in giornata e nell’arco di poche ore i dirigenti FdI si sono schierati con l’ingegnere Grazia Cosentino, sicuramente non un’opzione del partito, tutt’altro. Scerra, il consigliere comunale Gabriele Pellegrino, l’altro esponente dell’assise civica Alessandra Ascia, il presidente dei civico consesso Salvatore Sammito e gli “sponsor” politici che ruotano intorno al progetto fuori dal centrodestra ufficiale, a partire dall’ex parlamentare Ars Pino Federico, stanno tracciando un percorso fatto di centralità territoriale. Non riconoscono più i partiti eterodiretti dall’esterno nè i loro riferimenti provinciali e regionali. Si tirano fuori presentando liste civiche, comunque impregnate di centrodestra e non solo.

“Il progetto è aperto”, lo hanno più volte ripetuto, rivolgendosi agli autonomisti dell’Mpa (che sono ancora nella giunta Greco) ma anche ad altre entità civiche o agli stessi partiti che non dovessero condividere il crinale del centrodestra ufficiale. Scerra era in lizza, cinque anni fa, per la guida della coalizione, poi andata ai leghisti. Adesso, si è visto tagliato fuori dalla burocrazia di partito e torna di fatto alle origini, quelle che lo hanno visto crescere nel rapporto con Federico e Pellegrino ma senza dimenticare le convergenze che ci sono sempre state con Sammito e Ascia, oltre ai legami politici che continua a mantenere con il resto degli attuali alleati. “Dobbiamo far ritornare il sorriso e rilanciare questa città”, ha detto nel suo intervento.

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