Amianto nelle aree rurali, una vasta discarica abusiva a poca distanza dal Castelluccio

 
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Gela. Ancora rifiuti pericolosi abbandonati illecitamente, ancora rifiuti pericolosi che vanno ad inquinare le campagne a ridosso del centro abitato.
Il nostro viaggio alla ricerca delle tante discariche abusive che deturpano periferie e campagne cittadine ci ha portato lungo la strada dei due Castelli, la mini tangenziale che corre parallela alla ss117 bis Gela Catania, quotidianamente percorsa da mezzi pesanti e camioncini di vario tipo.
Qui, a due passi dal Castelluccio, in una delle strade limitrofe, c’è una enorme discarica di rifiuti neanche troppo occultata. Lungo il ciglio della strada e all’interno dei canali di sfogo delle acque che la costeggiano si trova il solito campionario di rifiuti che va dagli scarti della lavorazione edile agli inerti, fino agli scarti alimentari gettati via dopo i raccolti, passando per i resti di qualche trasloco con mobili distrutti e vecchi giocattoli.

Il vero problema continuano ad essere le enormi quantità di eternit in lastre, le quali possono rilasciare fibre di amianto se abrase, perforate, spazzolate o se deteriorate, con gravi conseguenze per la salute delle persone che ne vengono a contatto
Quando si parla di amianto in Italia infatti si parla di una delle più grandi ferite mai rimarginate del nostro Paese. Lo testimoniano oltre 31 mila casi di mesotelioma maligno diagnosticati dal 1993 al 2018 e le vittime che si registrano ogni anno, circa 6000.
Eppure di amianto nelle nostre campagne ce n’è a tonnellate, scaricato in maniera criminale da padroncini senza scrupoli che per pochi euro caricano i loro furgoni e svuotano i rifiuti a ridosso di campi e coltivazioni.
Solo negli ultimi mesi sono diversi i casi di discariche abusive presi in carico dalla Procura locale. Grazie alle attività di indagine delle Forze dell’ordine sul territorio è stato possibile individuare, multare e perseguire penalmente abbandoni di rifiuti avvenuti in diverse aree periferiche della città. Un lavoro importante che la procura svolge quotidianamente in silenzio individuando i colpevoli di questi odiosi reati, ma la strada per debellare il fenomeno è ancora lunga.

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