Relazione non fattibilità piano non ancora in giunta, consiglieri attendono confronto su variazioni

 
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Greco, gli assessori Morselli e Caruso e il presidente del consiglio Sammito

Gela. Un incontro per cercare di venire a capo della vicenda delle variazioni di bilancio per i progetti, con parere negativo dei revisori, ma anche per avere riscontri concreti sul contenuto della relazione di non fattibilità del piano di riequilibrio. Lo aspettano i consiglieri pro-Greco ma più in generale dovrebbe riguardare l’intera assise civica. Per le variazioni di bilancio, dopo il rinvio deciso ieri sera, in aula si tornerà lunedì prossimo. Quindi, il confronto, se si farà, dovrà tenersi proprio in questi giorni. Del resto, lo aveva chiesto, già prima della seduta di ieri, l’indipendente Luigi Di Dio. Al pari di altri pro-Greco e dei gruppi civici e progressisti (mentre il centrodestra sembra già del tutto contrario agli atti con parere negativo), per Di Dio è fondamentale capire come andare avanti. I dubbi, consistenti, sulle variazioni di bilancio sono emersi anche tra i consiglieri a sostegno del primo cittadino. Per approvarle servono i numeri necessari, magari in seconda convocazione. Tanti però temono ripercussioni dalla Corte dei Conti. Oggi, dopo contatti con gli uffici regionali degli enti locali, i civici di “Una Buona Idea” hanno riacceso l’ipotesi che possa essere la giunta a vararle. E’ comunque un’ipotesi da approfondire. Oggi, sulla base di una nota redatta la scorsa settimana, sindaco e giunta avrebbero dovuto prendere atto della relazione di non fattibilità del piano di riequilibrio, passaggio obbligato per la dichiarazione di dissesto.

Il lavoro sulla relazione è in corso e dovrebbe essere chiuso a breve, come è stato sottolineato ieri durante la seduta di consiglio comunale. A questo punto, il tavolo con amministrazione, consiglieri e organi tecnici e di controllo, potrebbe vertere non solo sulle variazioni (la cui mancata approvazione farebbe maturare un debito da oltre venticinque milioni di euro) ma anche sulla relazione che motiverà le ragioni del mancato piano di riequilibrio.

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