Annunciata nove mesi fa e mai istituita: Fava, “Avanti su commissione espropri”

 
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Gela. Doveva essere istituita, al massimo, entro due mesi dalla decisione assunta in consiglio comunale. Dallo scorso dicembre, però, si sono perse le tracce della commissione d’inchiesta che si sarebbe dovuta occupare di analizzare casi anomali in materia di espropri edilizi ed aree Peep.

“Non riesco a capire – spiega il presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava – ho sollecitato più volte i capigruppo allo scopo di ottenere i nominativi dei consiglieri da inserire in questa commissione. Da mesi, però, non ottengo risposte. A quanto pare, molti vorrebbero far parte della commissione e non si riesce a trovare un accordo”.
Nel deliberato stilato dai consiglieri comunali lo scorso dicembre, si indicava la volontà di “conoscere entro 60 giorni quanti e quali procedimenti risultano attivi in ordine agli espropri dei suoli, nei piani per l’edilizia economica e popolare, con riferimento agli ultimi dieci anni”. Invece, tutto si è arenato.
“A questo punto – continua Fava – non escludo d’intervenire d’imperio, ordinando la formazione di quest’organo. Da un punto di vista personale, non condivido la nascita di commissioni che, stando alla loro denominazione, si dovrebbero occupare d’indagini. Mi pare un compito già assegnato alla magistratura. In ogni caso, se c’è una decisione assunta in consiglio comunale, deve essere rispettata. La continuità di ciò che avviene all’interno del civico consesso non deve essere mai messa in discussione”.
Un ulteriore tentativo, quindi, dovrebbe andare in scena già nei prossimi giorni. “Dopo tutto questo tempo – conclude Fava – mi sorge il dubbio che non ci sia più una vera e propria volontà politica”.

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