Anziani derubati di soldi e proprietà, accuse a gruppo gelesi e romeni: via dibattimento

 
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Gela. Avrebbero costretto ad una vera e propria sudditanza, sia psichica che economica, diversi anziani, raggirati da badanti di fiducia della presunta organizzazione criminale. I carabinieri del reparto territoriale scoprirono che un gruppo, composto da romeni e gelesi, aveva messo nel mirino anziani, rimasti soli. Sarebbero stati depredati dei patrimoni, fino al punto di essere costretti a fare da figuranti durante le celebrazioni di San Giuseppe, pur di avere un sostegno. Dopo il rinvio a giudizio, successivo al blitz, è stato aperto il dibattimento, davanti al collegio penale del tribunale. Le accuse vengono mosse ad Emanuele Murana, Daniel Vasile Ciubotaru, Nicolai Ciubotaru, Irina Gruia, Marieta Panait, Emanuele Consiglio, Elena Gruia e Angelo Di Fede. Emanuele Murana e Daniel Vasile Ciubotaru avrebbero avuto un ruolo determinante, almeno in base a quanto ricostruito dagli inquirenti. Nel corso dell’inchiesta, sono stati accertati diversi episodi di sfruttamento della prostituzione. I due avrebbero procacciato clienti ad una donna gelese, facendosi consegnare una parte dei proventi.

Le prime anomalie, però, sarebbero state denunciate da una imputata, Marieta Panai (difesa dall’avvocato Giovanna Cassarà), alla quale non viene contestata l’ipotesi dell’associazione a delinquere. Due anziani, ritenuti vittime degli imputati, hanno deciso di costituirsi parti civili, con gli avvocati Giuseppe Fiorenza e Vanessa Capizzello. I primi testimoni verranno sentiti durante la prossima udienza. Gli imputati sono difesi dai legali Davide Limoncello, Angelo Cafà, Nicoletta Cauchi e Ivan Bellanti.

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