Arrestati mentre rubavano uva, Di Noto e Meli ritornano in libertà dopo poche ore

 
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Gela. I carabinieri della stazione di Mazzarrone, solo poche ore fa, li avevano fermati all’interno di un terreno in contrada Valle dell’Acate, tra la cittadina etnea e appunto Acate, mentre tagliavano uva da portare via.

Dopo l’arresto, il trentunenne Luigi Di Noto e il cinquantaduenne Angelo Meli ritornano liberi. Lo ha deciso il giudice del tribunale di Ragusa a conclusione dell’udienza di convalida.
In questo modo, sono state accolte le richieste formulate dagli avvocati difensori, i legali Davide Limoncello e Riccardo Balsamo. Sia Di Noto che Meli hanno in parte ammesso le accuse, ribadendo comunque di aver iniziato a tagliare l’uva dai filari senza sapere che il terreno fosse di proprietà privata. Per il cinquantaduenne, il pubblico ministero ha chiesto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; per Di Noto, invece, gli arresti domiciliari. Il magistrato, alla fine, li ha rimessi in libertà.

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