“Asp dovrebbe scusarsi per il caos Covid”, Di Cristina: “Scuole? Vanno coinvolte”

 
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Gela. E’ una fase di gestione dell’emergenza pandemica, che in città segna abbondantemente il passo. Se ne erano accorti per tempo i dem locali, che ora hanno preso le distanze non solo dall’approccio della giunta Greco, ma soprattutto dalle scelte di Asp. Il segretario provinciale Peppe Di Cristina torna sulla questione ed è ancora piuttosto netto. “Asp continua a non assumersi le proprie responsabilità – dice il segretario provinciale del Partito Democratico – ci saremmo aspettati delle scuse per le code estenuanti per i tamponi, per il caos dei vaccini e per i chiari ritardi nell’attivazione dell’hub vaccinale. Invece, solo silenzio dal management dell’azienda sanitaria. Insomma, come se niente fosse e come se i cittadini non stessero soffrendo anche a causa dei disservizi”. Da tempo, i dem hanno bocciato la linea del manager Alessandro Caltagirone, denunciando una lunga sequenza di inefficienze nel sistema di contrasto alla pandemia, in città. Anche ieri, il vicesegretario cittadino Licia Abela non è stata affatto tenera con l’amministrazione comunale e con la stessa Asp.

“Sulla chiusura delle scuole – aggiunge Di Cristina – non ho una posizione ideologica. Però, ci sono numeri del contagio piuttosto chiari e soprattutto una questione me la pongo, è mai possibile che nessuno abbia mai pensato di parlare con il mondo della scuola? Visto che si deve decidere sulla prosecuzione o meno delle lezioni in presenza, perché non sono mai stati convocati i dirigenti scolastici, insieme alle rappresentanze dei genitori e degli studenti? Mi sembra sia un passaggio fondamentale, che nessuno però ha ancora voluto affrontare, per come invece meriterebbe”.

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