Aumentano i parti al punto nascita in ospedale ma i gelesi fanno meno figli

 
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Gela. Sono 862 le donne che hanno partorito nel 2012 presso il punto nascita del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. In media 2-3 nascite al giorno. In aumento di 12 parti rispetto al dato registrato un anno prima.

Eppure il primario dell’unità operativa di Pediatria, Rosario Caci, parla di “calo del tasso di natalità della popolazione gelese”.

La decisione regionale di sopprimere i reparti di Ostetricia e ginecologia degli ospedali di Mazzarino e Niscemi ha contribuito al costante aumento dei parti del punto nascita di via Palazzi che quest’anno dovrebbe subire un sostanziale intervento di riqualificazione con l’apporto di nuovi servizi a tutela delle partorienti e dei neonati.

Complessivamente la Pediatria offrirà quattro nuovi servizi neonatali che vanno dalla celiachia, dove l’ospedale “Vittorio Emanuele” è stato indicato come centro Spoc ad alto livello, la gastroenterologia, diagnosi di malattie endocrine come il diabete e l’obesità, screening neonatologici con eco-anche ed eco-reni. I servizi si andranno ad associare all’elevazione del punto nascita a centro Utin (Unità terapia intensiva neonatale), già approvata dall’assessorato regionale alla Sanità.

“L’aumento delle nascite impone un adeguamento dell’unità operativa – spiega il dirigente medico di Pediatria, Rosario Caci – Dobbiamo garantire un’assistenza specialistica e chiediamo con forza l’adeguamento della pianta organica. Prima di allora saremo in condizioni di offrire solo alcuni dei nuovi servizi neonatali”.

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