Bar “Belvedere” distrutto dalle fiamme, fissato appello: in primo grado 4 anni a Comes

 
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L'azione è stata ripresa dai sistemi di videosorveglianza

Gela. Per il devastante incendio del bar “Belvedere”, in viale Mediterraneo, lo scorso anno arrivò la condanna per il ventiseienne Vittorio Graziano Comes. Quattro anni di reclusione, decisi dal gup del tribunale di Gela, al termine del giudizio abbreviato. Secondo i pm della procura e i carabinieri che effettuarono le indagini, Comes avrebbe appiccato le fiamme, per poi darsi alla fuga, a bordo di un’automobile. E’ stato fissato il giudizio di appello, a seguito del ricorso presentato dal legale di difesa, l’avvocato Davide Limoncello. Il procedimento di secondo grado si terrà a giugno e la difesa cercherà di ottenere una sentenza favorevole. Comes non ha mai ammesso i fatti, escludendo di essere entrato in azione la notte del rogo. Gli investigatori, dopo aver analizzato le immagini dei sistemi di videosorveglianza, arrivarono a Comes, anche a seguito di quanto trovato nella sua abitazione.

Parti civili, sono il Comune e il proprietario della struttura, con i legali Marco Granvillano e Valentina Lo Porto, che già in primo grado hanno sostenuto la condanna del giovane imputato, ritenendolo responsabile del rogo che distrusse l’intera attività commerciale, a pochi metri da Palazzo di Città.

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