Caso Eni…garanzie cercansi: i confederali spingono per il “Salva territorio”

 
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Gela. Ci sono tutte le coperture finanziare per fare in modo che il progetto presentato per il prossimo futuro dell’Eni in città si possa effettivamente concretizzare, assicurando il mantenimento dei livelli occupazionali?

I segretari confederali della provincia di Cgil, Cisl e Uil, per questa ragione, hanno incontrato i funzionari di Italia Lavoro. Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro hanno chiesto spiegazioni nel tentativo di arrivare con maggiori certezze alla data del 6 novembre, giorno fissato per l’eventuale firma dell’accordo tra i tavoli del ministero dello sviluppo economico.>
“Cgil, Cisl e Uil – scrivono i segretari – lavorano per una proposta “Salva territorio”. Auspicano che in queste ore la politica e le istituzioni con la dovuta competenza faccia lo stesso. Il sindacato ha ben chiaro un percorso che deve obbligatoriamente essere avviato con capitoli di spesa specifici da utilizzare per ogni singola vertenza dell’area di Gela, tutto ciò per non perdere nessun posto di lavoro e per avere tempi, ad oggi sconosciuti, di avvio concreto degli appalti”.
Sotto questo profilo, hanno ufficialmente chiesto che al tavolo romano del 6 novembre partecipino i funzionari del ministero del lavoro, “luogo istituzionale dal quale vengono avviati i finanziamenti su tutti i tipi di ammortizzatori sociali presenti in Italia”.

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